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giovedì 26 settembre 2013

Vertenza YKK di Colonnella: il giudice reintegra il sindacalista licenziato



Il giudice del Lavoro reintegra l’ operaio licenziato alla Ykk di Colonnella contro cui era stato presentato ricorso per comportamento antisindacale. Luciano Impiccini era stato licenziato con procedura di mobilità a gennaio scorso dopo il braccio di ferro fra l’azienda rilevata dai giapponesi e le maestranze sindacali. La decisione del giudice arriva nel momento in cui l’Ykk Snap Fasteners Italia SpA di Colonnella è prossima alla fusione per incorporazione con l’Ykk Mediterraneo di Ascoli Piceno e al relativo smantellamento del sito di Teramo. La Fiom di Teramo auspica che venga al più presto reintegrato anche il lavoratore Daniele Regoli. La fabbrica che produce bottoni era balzata agli onori della cronaca in quanto aveva proposto ai propri dipendenti, per evitare il licenziamento, di andare a lavorare in Turchia. Gli undici operai interessati dall’ipotesi di trasferimento non avevano accettato ed erano stati licenziati e messi in mobilità lo scorso gennaio. Intanto, ieri, si è svolto presso la Confindustria di Ascoli Piceno l’incontro congiunto delle direzioni aziendali dell’YKK Mediterraneo (Ascoli Piceno) e dell’YKK Snap Fasteners Italia SpA di Colonnella (Teramo), le Rsu dei due siti assistite dalle segreterie Fiom. Fim e Uilm di Ascoli Piceno e da Fiom e Uilm di Teramo. La riunione fa seguito al primo incontro svolto l’11 settembre nel corso del quale l’YKK aveva annunciato la volontà di procedere alla fusione per incorporazione delle attività dell’YKK Snap Fasteners Italia SpA di nel sito di Ascoli Piceno che comporterà il trasferimento dei lavoratori e il relativo smantellamento dello stabilimento di Colonnella. Le direzioni congiunte di YKK hanno espresso la volontà di procedere ad una gestione concordata degli esuberi sulla cui entità e i relativi profili professionali non sono ancora emersi elementi di conoscenza. I sindacati ribadiscono che la traumatica ristrutturazione già subita a gennaio 2013 non rende percorribile ulteriori sacrifici occupazionali da parte delle maestranze di Colonnella. Esprimiamo forti preoccupazioni per l’ulteriore depauperamento produttivo del territorio e per le ripercussioni occupazionali, auspicando che si giunga ad una soluzione concordata e non traumatica della vertenza, riservandosi ulteriori iniziative a tutela dei lavoratori . Il tavolo congiunto e’ stato aggiornato al 3 ottobre.

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