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martedì 30 luglio 2013
La Provincia di Teramo potenzia il servizio di mediazione culturale
La Provincia di Teramo riorganizza e potenzia il servizio di mediazione linguistico-culturale per far fronte al crescente numero di richieste da parte degli utenti extracomunitari. Stando ai dati del software Facile in uso al settore Lavoro e Formazione dell’ente, gli stranieri in cerca di lavoro al 30 giugno 2013 in provincia di Teramo sono 5.514, circa il 25% in più rispetto ai 4.385 iscritti alla stessa data nel 2012.
Dopo aver riattivato di recente la consulenza personalizzata per gli stranieri, che possono rivolgersi al Centro per l’impiego competente per territorio per avere notizie su opportunità di lavoro e formazione, ora per loro è disponibile un corso gratuito di orientamento alla lingua e alla cultura italiana. L’annuncio è già online nella piattaforma del sito dedicata al lavoro (www.teramolavoro.it) nelle lingue maggiormente diffuse sul territorio. Il testo è consultabile in inglese, francese, spagnolo, albanese e anche arabo.
Il primo Cpi interessato sarà quello di Giulianova. il corso avrà inizio giovedì 1° agosto. Le lezioni si terranno il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 18 per un totale di 30 ore di lezioni frontali.
Nei Centri per l’Impiego di Teramo, Roseto degli Abruzzi e Nereto, invece, i corsi saranno avviati al raggiungimento del numero minimo previsto di partecipanti.
Il corso è aperto a un massimo di 10 partecipanti stranieri (extracomunitari e neocomunitari) domiciliati presso i Comuni di riferimento di ogni Centro, che vogliano avvicinarsi alla conoscenza di base dell’italiano oppure migliorare le proprie competenze linguistiche. Al termine verrà rilasciato un attestato di frequenza a coloro che saranno stati presenti per almeno 21 ore complessive.
L’iscrizione può avvenire compilando, entro il 31 luglio, la scheda di adesione disponibile sul sito della Provincia (www.teramolavoro.it) oppure direttamente allo sportello dei Cpi.
“La crescente presenza di stranieri nel nostro territorio – afferma l’assessore al Lavoro e alla Formazione, Eva Guardiani – impone, nella fase dell’accoglienza, una risposta il più possibile adeguata ai bisogni espressi dagli utenti nel colloquio di orientamento. Purtroppo l’emergenza linguistica rappresenta ancora uno dei punti deboli del percorso verso una reale integrazione sociale e lavorativa degli immigrati. Questi corsi non pretendono di risolvere tutti i problemi, tuttavia costituiscono la base per avvicinarsi al mondo del lavoro e dialogare con le istituzioni in maniera più autonoma”.
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