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sabato 13 luglio 2013

Auto storiche e musica domani ad Atri



Atri. Domenica 14 luglio dalle ore 17 si terrà “Sogni in movimento”. La manifestazione, organizzata dal CAST, il Club Automoto Storiche Teramo, associazione affiliata ASI (Automobilclub Storico Italiano) e attualmente guidata da Carmine Cellinese, dopo la presidenza del suo fondatore Domenico Aloisi, si articolerà in due momenti.
Dalle ore 17:00 alle ore 24:00, in piazza Duomo, si terrà la mostra di bellezza di venticinque auto storiche risalenti ad un arco di periodo che va dagli anni ‘30 ai primissimi anni ’60.
Si tratta di vetture particolarmente selezionate, sia dal punto di vista tecnico che stilistico. Ci saranno una Jaguar Xk 140 del '57 che raggiungeva 140 miglia orari (220 km orari), una Fiat 501 degli anni ‘20, una Fiat Balilla degli anni ‘30, un’auto Union DKV coupé unica in Italia, alimentata non a benzina bensì a miscela e con motore a 2 tempi (come nelle moto), una Fiar Topolino del 1936 (la più vecchia esistente), una splendida Rolls Royce degli anni ‘20 cabriolè e una MG A coupé appartenuta a Domenico Modugno.
Alle ore 21.15 prenderà il via il concerto “Le canzoni della radio” interpretate dal maestro Concezio Leonzi. Leonzi, musicista atriano, autore di musica corale, da camera e per il teatro, proporrà un repertorio di famose canzoni italiane, entrate nella storia grazie alla radio, come “Voglio vivere così”, “Solo me ne vò per la città”, “Parlami d’amore Mariù” accompagnato dal bassista Luigi Bosica e dal percussionista Andrea Marcone.
“Il raduno d’epoca è un’esperienza felice e collaudata, ma per quest’evento abbiamo deciso di cambiare formula proponendo un’iniziativa che coniugasse passione e cultura per avvicinare le nuove generazioni”, ha spiegato Cellinese, il presidente del CAST, che ha sede nella frazione teramana di San Nicolò a Tordino in via Colombo 200. “Il nostro obiettivo, così come indicato nello statuto dell’associazione, è infatti quello di promuovere la cultura del “motore senza tempo” e di far conoscere i traguardi che l’Italia ha raggiunto nell’automobilismo negli ultimi centocinquant’anni, contribuendo così, con la nostra passione, a mantenere viva la memoria storica del territorio”.

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