La presentazione del volume di D'Autilia assume per la nostra biblioteca un doppio valore: innanzitutto per la presenza di un autore che insegna presso l'ateneo teramano e quindi ribadisce ulteriormente il legame tra la nostra struttura e l'Università; ma soprattutto perchè la biblioteca dispone di un grande archivio fotografico la cui importanza e ricchezza non è nota a tutti e che è stata invece oggetto di ricerche approfondite da parte di D'Autilia, che ha inteso inserire, in un apparato fotografico selezionato e accuratissimo, due immagini derivate dai fondi Nardini e Foschi: in particolare da quest'ultimo "La contessa" del 1939 e "Famiglia con auto nuova" realizzata da Nardini negli anni cinquanta.
«La storia della fotografia è una storia di "visioni", immaginate, scoperte, messe in scena, o fissate per caso, da professionisti e dilettanti, e dei loro usi, pratici, affettivi e persino morbosi. La fotografia ha prodotto immagini reali e immaginari volatili, a volte cancellati dal tempo, a volte sopravvissuti per generazioni. Una "visione" vissuta spesso in modi differenti dai contemporanei e dai posteri. Non è solo una curiosa e nostalgica immagine del passato la fotografia, ma il più potente strumento contemporaneo (perché più diffuso) in grado di raccontare l' "immagine" dell'Italia, quella stessa immagine declinata in mille modi attraverso altri strumenti, dalla letteratura al cinema, dalla pittura al giornalismo, con cui, in molti passaggi storici, la fotografia è stata in stretta relazione».
Gabriele D'Autilia insegna Comunicazione Multimediale, Linguaggi dello spettacolo e Fotografia e documentazione visiva presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo e per Einaudi ha curato L'Italia del novecento. Le fotografie e la storia e l'edizione italiana del Dizionario della fotografia.
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