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martedì 28 maggio 2013
Nati i primi fratini del 2013 nell’ AMP di Torre Cerrano
Il 22 maggio scorso si sono fschiuse le prime uova dei nidi presenti all'interno dell'AMP e sono nati tre bellissimi pulli. Si parla dei piccoli di Fratino (Charadrius alexandrinus), primi nati sulle spiagge dell’Area Marina grazie anche alla dedizione e competenza di volontari e ricercatori impegnati nel progetto “SalvaFratino”. Tutti i nidi individuati lungo la costa della Provincia di Teramo vengono prontamente protetti e sorvegliati da un ampio staff di ricercatori, Guide del Cerrano e volontari coinvolti nel progetto. Il progetto, infatti, si allarga anche alle aree esterne dell’AMP attuando quelle convenzioni di collaborazione stipulate con altre Riserve Naturali ed aree tutelate, giorni fa, ad esempio, è stato individuato e protetto un ulteriore nido in località Borsacchio di Roseto degli Abruzzi.
Il Fratino è uno tra i più piccoli uccelli nidificanti in Italia, protetto da diverse convenzioni europee, è considerata specie rara a causa delle condizioni sfavorevoli che ha in Europa. E’ anche un buon indicatore ambientale: con la sua presenza ci indica lo stato di salute dell’ecosistema costiero; insomma, se il fratino nidifica significa che con molta probabilità quella spiaggia è in buono stato, correttamente tutelata e conservata.
Costruisce il nido lungo le nostre spiagge sabbiose tra marzo e giugno, lo stesso periodo durante il quale i comuni ed i concessionari usano ruspe o mezzi meccanizzati di grandi dimensioni per la pulizia degli arenili, mettendo a rischio la sopravvivenza di questa popolazione. Dallo scorso anno l’Area Marina Protetta ha avviato il progetto “SalvaFratino” , che da un lato predispone sistemi di controllo della azione di pulizia delle spiagge in accordo con le amministrazioni comunali e dall’altro prevede un lavoro di censimento, osservazione e sorveglianza dei nidi e delle zone di potenziale nidificazione effettuato, in maniera volontaria, principalmente da parte delle Guide del Cerrano. Il coordinamento del progetto è affidato in collaborazione con la Stazione Ornitologica Abruzzese ad Alessia Ferretti e Adriano De Ascentiis.
Il lavoro che ogni cittadino può fare per aiutare il progetto e consentire la schiusa delle uova si riassume in pochi ma importantissimi gesti:
1. Non avvicinarsi ai nidi, spesso facilmente identificabili dalle protezioni di rete a maglia larga posizionate dai ricercatori.
2. Non portare il proprio cane lungo le spiagge in questo periodo e chiedere agli altri di tenerli al guinzaglio segnalando il pericolo che disturbino la nidificazione del Fratino.
3. Avvisare l’Area Marina Protetta o la Guardia Costiera per qualunque avvistamento di nido o per qualunque azione rilevata che li possa danneggiare.
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