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“A Silvi veniamo da anni di gestione fallimentare dei rifiuti- continuano i dirigenti del circolo- con aumenti ingiustificati della Tarsu e con un appalto, terminato di fatti il 31.12.2011 (non è un errore 2011), che prosegue con indecente spudoratezza nell’indifferenza di tutti grazie a proroghe sistematiche dell’affidamento alla ditta Diodoro.
Ci interroghiamo, con non poco imbarazzo, sulla capacità e la competenza degli uffici a preparare ed indire una nuova gara d’appalto. E sulla opportunità politica di continuare in questo modo. Saremmo curiosi anche di sapere se il funzionario ha avuto il premio annuale di produttività del settore”.
C’è solo una parola per giudicare l’operato di Marini nella gestione dei rifiuti: fallimento.
Leggendo il capitolato di appalto, ci accorgiamo che molti adempimenti si sono trasformati in corso d’opera e che i tempi originari non sempre sono stati rispettati”.
Sarebbe opportuno- concludono- proporre un’assemblea pubblica di confronto con gli amministratori per chiarire le eventuali inadempienze e, soprattutto, quanto costa ai cittadini di Silvi la gestione della "monnezza".
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