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giovedì 17 gennaio 2013

Rifondazione: Teramo lavoro, l’attuale situazione era prevedibile


Il Circolo Cittadino di Teramo Partito della Rifondazione Comunista insieme alla federazione provinciale, scrive una nota polemica sulla situazione dei lavoratori di Teramo Lavoro:
“In un comunicato stampa dello scorso settembre, avevamo posto la seguente domanda “A quale Centro per l'Impiego potranno rivolgersi i licenziati di Teramo Lavoro che gestivano i Centri per l'Impiego?”.
La nostra domanda era provocatoria e serviva a porre l’attenzione della giunta provinciale e dell’amministratore delegato di Teramo Lavoro su quello che ritenevamo un possibile corto-circuito: se non ci sono più le/gli operatrici/ori dei Centri per l’Impiego, data la crisi economica della provincia di Teramo, come sarebbero stati erogati i servizi di supporto al reddito per i lavoratori. Purtroppo era facile prevedere come sarebbe andata a finire dati i presupposti:   
Cretarola evidentemente incapace di gestire la società Teramo Lavoro; tutta la giunta Catarra buona solo a protestare per le poltrone senza dire una sola parola sui servizi ai cittadini disoccupati o in cassa integrazione che sarebbero saltati con il taglio delle provincie;
la giunta regionale governata da Chiodi, che a chiacchiere annuncia piani di rilancio delle aree in crisi (Val Vibrata), salvo poi     dimenticare di metterci i soldi, e così facendo aumenta il numero delle/i lavoratrici/ori che hanno bisogno dei servizi erogati dalla Provincia;
per finire, il pessimo assessore Gatti che annuncia prima i soldi europei dei FAS, poi li blocca, poi stanzia i soldi del POR, poi quei soldi non bastano per coprire i costi: il limite dell’assessore è che riesce a risolvere solo i problemi dei suoi “clientes” e non quelli di tutti i lavoratori.
Tristemente ed amaramente facciamo notare come il PRC “lo aveva già detto”.
Adesso la provincia di Teramo deve impegnarsi all’immediato reintegro di questi lavoratori
Infine un suggerimento a chi in questi giorni si è trovato in coda in Via D’Annunzio davanti al Centro per l’Impiego: dopo due o tre ore di coda, vi suggeriamo di spostarvi in C.so San Giorgio, nei pressi di Largo San Matteo, e di bussare educatamente al portone della Prefettura, per far presente al sig. Prefetto che la Provincia non sta erogando un servizio che vi spetta”.

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