Si è riunito oggi in Provincia il Forum delle fattorie sociali, con la partecipazione del presidente della Rete nazionale delle Fattorie sociali, Marco Berardo Di Stefano. Un’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte di questa nuova forma imprenditoriale, capace di riunire due elementi di grande importanza: lo svolgimento dell’attività in una azienda agricola e il coinvolgimento di soggetti svantaggiati.
“L’agricoltura sociale è per le aziende di tutte le taglie – ha spiegato Di Stefano -, fondamentale tuttavia per la riuscita di questi progetti il coinvolgimento del territorio, in quanto debbono soddisfare dei bisogni emergenti; in tal senso occorre sempre partire da una mappatura territoriale. La fattoria sociale va intesa infatti come un centro di accoglienza aperto al territorio, nel quale operano diversi attori pubblici e privati facendo rete.”.
“Siamo stati tra le prime Province in Italia – ricorda al Forum l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Renato Rasicci – ad insediare il Forum permanente sulle fattorie sociali e ad approvare un apposito regolamento, che abbiamo inviato alla Regione. Ci sono tanti progetti già in essere della Provincia che possono raccordarsi con questa iniziativa, come il laboratorio di vivaistica avviato presso il centro diurno per disabili di Villa Brozzi di Montorio e un altro progetto che intendiamo realizzare in collaborazione con la Asl per i malati psichiatrici. Nel piano sociale strategico triennale abbiamo dato grande importanza allo sviluppo di fattorie sociali sul territorio”.
Al Forum permanente, istituito presso il settore Politiche sociali dell’Ente, aderiscono cooperative sociali, consorzi, associazioni di volontariato, organizzazioni del settore agricolo ed altri.
Nessun commento:
Posta un commento