Si tratta di B. D., nato a Roma 32
anni fa, residente ad Alba Adriatica, pluripregiudicato per reati di
rapina, minacce, resistenza e lesioni personali. L’uomo era stato arrestato a
marzo di quest’anno allorquando aveva tentato di rapinare il negozio di
pelletterie di S. Benedetto del Tronto, minacciando il titolare che però non si
era piegato alle richieste del malvivente, non armato, riuscendo a farlo
desistere dal suo intento. Prontamente era intervenuta una volante del
Commissariato di S. Benedetto del Tronto, allertata dal proprietario
dell’esercizio, che, grazie alla descrizione fornita all’operatore della Sala
Operativa, aveva subito individuato l’uomo, mentre si allontanava dal luogo del
reato. Una volta fermato l’uomo ingaggiava una colluttazione con gli
agenti che erano costretti a bloccarlo ed ammanettarlo, arrestandolo, quindi,
per tentata rapina, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Successivamente all’arresto il giudice applicava la misura cautelare
dell’obbligo di dimora con la prescrizione di non allontanarsi dal comune di
Alba Adriatica e di rimanere dalle ore 20:00 alle ore 08:00 presso la sua
abitazione, ordini costantemente violati dal soggetto, come accertato in
diverse circostanze dai Carabinieri di Alba Adriatica, che, tra l’altro hanno
collaborato all’arresto, effettuato da personale della Squadra Mobile e del
Commissariato di S. Benedetto del Tronto, dopo diversi tentativi volti al
rintraccio dell’uomo. Si precisa che il B. è stato per molti anni
seguito da personale del Dipartimento di Salute Mentale di Teramo per “disturbo
di personalità borderline con condotta antisociale”. Nell’occorso della rapina,
infatti, giustificava la richiesta di denaro con il “dover andare a combattere
a Civitanova”.
(da una nota della Questura di
Ascoli Piceno)
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