L'associazione culturale Big Match_ BM idea presenta Grandi Incontri:
La ballata
dei precari
Presentazione del libro ed anteprima del film.
Interviene l'autrice del libro e
regista del film Silvia Lombardo Introduce il critico letterario Simone Gambacorta.
La Ballata dei Precari è il progetto di un gruppo di
giovani volontari, precari e lavoratori del cinema che hanno
deciso di dedicare il proprio tempo alla realizzazione di un'opera in grado di
raccontare in modo ironico, ma lucido e consapevole la reale situazione dei
giovani lavoratori di oggi.
Il risultato di questo lavoro è un film sul precariato (il primo di questo genere) suddiviso in sei episodi che raccontano storie ormai note a giovani, genitori e lavoratori: gli stage infiniti senza retribuzione, gli innumerevoli e costosi master, l'impossibilità di affittare casa o accendere un mutuo. Tutti i paradossi del mondo del lavoro contemporaneo che la regista Silvia Lombardo, insieme ai suoi collaboratori, ha saputo rendere in modo ironico, leggero, ma di grande impatto. Il quotidiano raccontato in chiave tragicomica per riflettere mentre ci si ride su.
Tutti i giovani che hanno partecipato al progetto sono precari, dalla troupe, composta da quaranta persone con un'età media di 28 anni, al cast formato da circa cinquanta artisti di diversa provenienza (Accademia D'Arte Drammatica Silvio d'Amico e il Centro Sperimentale di Roma) ai ruoli minori e le diverse comparse. Tutte le persone coinvolte hanno partecipato mossi dal forte entusiasmo e soprattutto dalla loro condizione offrendo la propria professionalità perché convinti dell'importanza di diffondere questi messaggi, molto attuali e molto amari.
Dal film è nato l'omonimo libro (tra i tanti, sarà presentato anche al Salone del Libro di Torino) anche questo prodotto in modo indipendente e con il coinvolgimento di una casa editrice creata da collaboratori precari, Miraggi Edizioni.
Il sottotitolo del libro è "guida per la sopravvivenza dei trentenni", ma il progetto è rivolto a tutte le fasce d'età e in particolar modo ai giovanissimi in modo da dare loro la consapevolezza e il disincanto necessario per affrontare il complesso mondo del lavoro contemporaneo.
Sia il film che il libro de La ballata dei precari stanno avendo un notevole successo mediatico, seguiti da network di settore, ma soprattutto da note testate nazionali che, rispondendo a precise esigenze del loro pubblico, sono sempre più interessate ad analizzare questi fenomeni indipendenti e strettamente connessi con l'attualità giovanile.
Il risultato di questo lavoro è un film sul precariato (il primo di questo genere) suddiviso in sei episodi che raccontano storie ormai note a giovani, genitori e lavoratori: gli stage infiniti senza retribuzione, gli innumerevoli e costosi master, l'impossibilità di affittare casa o accendere un mutuo. Tutti i paradossi del mondo del lavoro contemporaneo che la regista Silvia Lombardo, insieme ai suoi collaboratori, ha saputo rendere in modo ironico, leggero, ma di grande impatto. Il quotidiano raccontato in chiave tragicomica per riflettere mentre ci si ride su.
Tutti i giovani che hanno partecipato al progetto sono precari, dalla troupe, composta da quaranta persone con un'età media di 28 anni, al cast formato da circa cinquanta artisti di diversa provenienza (Accademia D'Arte Drammatica Silvio d'Amico e il Centro Sperimentale di Roma) ai ruoli minori e le diverse comparse. Tutte le persone coinvolte hanno partecipato mossi dal forte entusiasmo e soprattutto dalla loro condizione offrendo la propria professionalità perché convinti dell'importanza di diffondere questi messaggi, molto attuali e molto amari.
Dal film è nato l'omonimo libro (tra i tanti, sarà presentato anche al Salone del Libro di Torino) anche questo prodotto in modo indipendente e con il coinvolgimento di una casa editrice creata da collaboratori precari, Miraggi Edizioni.
Il sottotitolo del libro è "guida per la sopravvivenza dei trentenni", ma il progetto è rivolto a tutte le fasce d'età e in particolar modo ai giovanissimi in modo da dare loro la consapevolezza e il disincanto necessario per affrontare il complesso mondo del lavoro contemporaneo.
Sia il film che il libro de La ballata dei precari stanno avendo un notevole successo mediatico, seguiti da network di settore, ma soprattutto da note testate nazionali che, rispondendo a precise esigenze del loro pubblico, sono sempre più interessate ad analizzare questi fenomeni indipendenti e strettamente connessi con l'attualità giovanile.
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