La Federazione Provinciale di Rifondazione Comunista, interviene sulla questione della discarica di “Grasciano 2 “, con una nota del Segretario Marco Palermo.
Apprendiamo dal sito della Regione Abruzzo che l'assessore alla Gestione dei Rifiuti ha dato mandato al servizio Rifiuti della Regione Abruzzo di attuare con estrema urgenza il commissariamento per la realizzazione della discarica di “Grasciano 2”. L'assessore inoltre ha dichiarato: “i gravissimi ritardi accumulati nel passato per la realizzazione della discarica e per la riattivazione dell'impianto di trattamento […] hanno di fatto determinato una criticità conclamata a livello provinciale e regionale, con pesanti ricadute in termini di costi per i cittadini e le imprese e di problematiche ambientali”.
Noi aggiungiamo che i problemi sono anche occupazionali, le lavoratrici e i lavoratori sono i più penalizzati da tutta questa vicenda. Per il resto condividiamo pienamente le parole dell'assessore e lo ringraziamo per il gesto di onestà intellettuale che ha avuto nel bocciare totalmente la gestione dei rifiuti nella Provincia di Teramo. È evidente il fallimento del CDA del CIRSU, delle amministrazioni comunali dei comuni consorziati al CIRSU e dell'Amministrazione Provinciale, fra l'altro ricordiamo che il Presidente della Provincia è nel contempo anche Sindaco di Notaresco. Come Partito della Rifondazione Comunista auspichiamo che il commissariamento non sia la solita scusa per dare poteri “speciali” a qualcuno che continui a perpetuare le stesse politiche fallimentari portate avanti fino ad ora. Invitiamo le istituzioni a non utilizzare lo strumento del commissariamento come un azzeramento della democrazia e della trasparenza, come drammaticamente abbiamo visto nella gestione del terremoto a L'Aquila. Per noi è fondamentale e prioritario ritornare a parlare con le/i cittadine/i, ascoltare ed analizzare tutte le criticità che emergono riguardo al sito per la nuova discarica di “Grasciano 2”, in particolar modo alla proposta prospettata da tempo dai consiglieri di minoranza di Mosciano, Bellante e Giulianova, attinente ad una discarica da costruire sul sito di una cava dismessa in località Montarone di Notaresco.
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