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mercoledì 12 febbraio 2014

Il quotidiano “l'Unità” compie 90 anni

Di Mirko De Berardinis (Segretario Circolo PD “E.V.Orsini” Teramo Centro)

Il 12 febbraio 1924 nasceva a Milano il quotidiano “l’Unità”. Il fondatore Antonio Gramsci, l’anno prima, in una lettera al partito così diceva: “Dovrà essere un giornale di sinistra. Propongo come titolo “l’Unità” puro e semplice che avrà un significato importante per gli operai e più in generale.”
L’Unità compie 90 anni. Un anniversario importante che ha dentro di sé non solo la storia di un giornale, ma quella di un intero Paese e del secolo che l’ha attraversato. Dagli anni bui del fascismo in cui l’Ovra e la polizia politica del regime costringevano il giornale alla clandestinità, passando per la Resistenza e la lotta di Liberazione, periodo in cui l’Unità era diffusa nelle zone liberate e tra le fila dei Partigiani, fino alla ricostruzione e alla nascita della democrazia e della Costituzione repubblicana. E poi ancora in mezzo a eventi eccezionali con i difficili anni di piombo e il mondo diviso in due dalla guerra fredda, i reportage della Guerra in Vietnam, il crollo dell’Urss con la caduta del Muro di Berlino, l’arrivo di Barack Obama alla Casa Bianca fino all’elezione di Matteo Renzi a Segretario del PD.
L’Unità, organo ufficiale del PCI dal 1924 al 1991, ha raccontato con passione la storia d’Italia ospitando grandi firme del giornalismo e della cultura come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Elio Vittorini, Cesare Pavese, Paolo Spriano, Salvatore Quasimodo, Arrigo Boldrini “Bulow”, Margherita Hack. Un quotidiano che ha avuto direttori del calibro di Pietro Ingrao, Alfredo Reichlin, Giancarlo Pajetta, Emanuele Macaluso.
Ma l’Unità è anche il giornale delle donne, degli studenti, degli operai, dei disoccupati, dei contadini. E’ il quotidiano che si metteva in tasca e in evidenza nelle grandi manifestazioni e nei giorni di sciopero, che tantissimi militanti hanno distribuito sia nei quartieri delle Città che nelle frazioni di campagna e che ancora oggi una rete straordinaria di volontari mette ogni mattina nelle bacheche presenti in tutto il territorio nazionale.
In questo importante anniversario è doveroso ricordare i teramani Berardo D’Antonio, Alfredo Zaccaria e Berardo Taddei che giovanissimi, nel 1927 furono arrestati e incarcerati dalle guardie fasciste proprio mentre distribuivano “l’Unità” a Torricella Sicura (TE). E come non riportare alla memoria l’azione straordinaria del capo degli antifascisti teramani Ercole Vincenzo Orsini che durante il Ventennio, insieme ad Adolfo Lalli, riportava clandestinamente le copie de “l’Unità” da Pescara a Teramo, dentro sacchi di grano, per distribuirle nottetempo tra i compagni.
Il 21 giugno 1944, l’edizione clandestina de “l’Unità” di Milano riportava in prima pagina la notizia della Liberazione della nostra Città dai nazi-fascisti con un articolo a tre colonne dal titolo “le forze Partigiane liberano Teramo e si congiungono alle truppe alleate”. Mentre negli anni cinquanta erano puntuali sul quotidiano le cronache dei fermenti dei contadini nel teramano con gli scioperi alla rovescia e le occupazioni delle terre nel Vomano. Epiche battaglie guidate dal Sindacalista Luigi Tom Di Paolantonio. Sempre in quegli anni, il teramano Gelasio Adamoli, che era stato Comandante Partigiano nella Battaglia di Bosco Martese e poi Sindaco di Genova, fu il Direttore dell’edizione ligure de “L’Unità”.
In occasione del 90° Anniversario, un ringraziamento speciale va ai tantissimi Compagni che nel nostro territorio hanno contributo con sforzi encomiabili e sacrifici costanti negli anni alla diffusione del Giornale, alla sua crescita, alle sottoscrizioni popolari per il suo sostegno fino all’organizzazione delle storiche “Feste dell’Unità” in tutto il territorio Provinciale. Grazie anche a loro, possiamo leggere ancora oggi il “nostro” Giornale.

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