“Mini-Imu? No grazie”. Esordisce così il sindaco Francesco Mastromauro ricordando che il Comune di Giulianova non ha alzato l'aliquota IMU 2013 per la prima casa oltre la soglia base stabilita dalla legge e, pertanto, i giuliesi proprietari di prime abitazioni non saranno tenuti a versare la quota, pari al 40%, dell'imposta, come invece dovranno fare i residenti nei Comuni che hanno alzato l'aliquota base oltre lo 0,4% e per i quali il Governo non ha garantito la copertura.
“La scelta di aver lasciato l’aliquota Imu 2013 per la prima casa allo 0,4%, - afferma il sindaco - si è dimostrata non solo equa ma anche lungimirante perché così abbiamo evitato che i cittadini di Giulianova, diversamente da quelli di altre località, complessivamente 18 nella nostra provincia compresa Teramo, subissero questo ennesimo balzello, che alle famiglie comporterà un'uscita di circa 50 euro. Riteniamo infatti che la prima casa, frutto di sacrifici e risparmi costati sudore, sia un diritto intangibile. Eppure, in questo strano Paese che è l'Italia”, prosegue il primo cittadino, “quei Comuni che hanno aumentato l’aliquota oltre la base dello 0,4% riceveranno dallo Stato un cofinanziamento che coprirà il 60% della maggiorazione. Ne consegue, e l’assurdità è proprio questa, che alla fine verranno penalizzati proprio i Comuni che hanno invece tenuto ferma l’aliquota base. Ed è un trattamento – conclude Mastromauro - che considero profondamente iniquo perché avvantaggia gli Enti che aumentano le imposte penalizzando chi invece le riduce".
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