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giovedì 14 novembre 2013

L’Unione dei Comuni della Val Vibrata contro il progetto “Colle dei Nidi”



L'Unione dei Comuni Città – Territorio Val Vibrata, conferisce incarico legale contro il programma denominato “Colle dei nidi”, così come aveva preannunciato la Giunta Complessiva della Città-Territorio, dando seguito al provvedimento deliberativo in cui esprimeva il dissenso all'avvio del programma di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio della provincia di Teramo e Ascoli Piceno.
Contestualmente richiede puntuali interventi legislativi finalizzati ad un maggiore coinvolgimento nelle decisioni finalizzate ad attività impattanti sul territorio.
Il presidente dell'Unione dei Comuni Città-Territorio Val Vibrata, Umberto D' Annuntiis
 dice:  “Pur non avendo alcuna competenza istituzionale in materia, I Sindaci della Val Vibrata ritengono che debbano essere parte attiva nello stimolare le giuste politiche sui propri territori e incaricano un legale per predisporre ricorso al Tar contro il permesso rilasciato dal Ministero dello Sviluppo Economico; tale permesso sembrerebbe irregolare poiché si ritiene che lo stesso debba essere preceduto dalla V.I.A., e che in sede V.I.A., e in sede di rilascio da parte della regione,  avrebbe dovuto registrarsi l'incompatibilità del progetto con il programma regionale di sviluppo del territorio, in quanto il progetto interesserebbe persino aree naturali protette”.
La provincia di Teramo e la Val Vibrata puntano e credono molto in un futuro di green economy per il proprio territorio, data la sua innata vocazione turistica, che ne ha fatto negli anni un fiore all'occhiello per tutta la regione.
I cittadini e gli amministratori difatti hanno sempre mostrato nel tempo una spiccata sensibilità ed attenzione alla tutela del proprio territorio.
Dunque rifacendosi al principio, riconosciuto dal diritto internazionale, di “precauzione”, la preoccupazione delle popolazioni locali sulle conseguenze che tali insediamenti potrebbero comportare per la salute pubblica e per l'economia continua ad essere grande.
La Val Vibrata perderebbe l'immagine verde che le appartiene con danni economici e alla qualità della vita.
Per queste motivazioni la Giunta dell'Unione dei Comui rinnova il proprio dissenso al programma di ricerca intraprendendo tutte le iniziative idonee a contrastare tale programma.

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