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lunedì 14 ottobre 2013

CasaPound: demolizione “scheletro” ospedale Sant’Egidio simbolo del fallimento di una classe politica


Sant'Egidio alla Vibrata. Il simbolo del fallimento delle politiche per il territorio messe in atto da un’intera classe politica, che ha amministrato la Val Vibrata per decenni. E’ questo che Roberto Monardi, responsabile locale di CasaPound Italia, vede nella demolizione dello “scheletro” di cemento armato che avrebbe dovuto ospitare l’ospedale di Sant’Egidio alla Vibrata. Un’opera iniziata nel 1958 e mai conclusa, fino alle decisione di procedere all’abbattimento. ‘’Il progetto, avviato ma mai portato a termine dell’ospedale di Sant’Egidio, è l’emblema di una gestione del territorio caratterizzata da una politica fatta di sprechi e di mancanza di pianificazione - afferma Monardi in una nota - I lavori di costruzione, protrattisi per 19 anni prima di venire definitivamente sospesi hanno comportato una vera e propria dilapidazione di fondi, che sarebbero stati meglio indirizzati verso altre opere infrastrutturali, come il potenziamento della viabilità verso le altre aree della regione, che avrebbero favorito lo sviluppo economico dell’area’’.
‘’I guasti di una malagestione politica decennale si stanno vedendo oggi, con la Val Vibrata sempre più terra di disoccupazione. Per poter arrivare ad un rilancio della nostra terra – conclude il responsabile vibratiano Cpi – si rende quanto più necessario un radicale cambio di mentalità. Alle iniziative pensate per raccogliere un facile consenso elettorale, ma prive di qualunque autentica utilità, deve sostituirsi un’attenta opera di pianificazione dell’uso delle sempre più scarse risorse disponibili, allo scopo di realizzare sinergie produttive con le aree limitrofe, affinché la Val Vibrata possa sfruttare appieno la sua connotazione di area di frontiera tra le Marche e l’Abruzzo. Un cambiamento, questo, che passa per i cittadini, che dovranno farsi parte attiva nel prendere coscienza di questa necessità e nel pretendere dalla politica il necessario cambio di passo. Da parte nostra, attraverso il comitato civico per Sant’Egidio da noi costituito, opereremo per costituire da cassa di risonanza per le reali esigenze della popolazione’’.

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