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martedì 10 settembre 2013

300 persone scoprono le fontane storiche di Atri


Domenica 8 settembre ad Atri, quasi 300 persone tra cittadini e turisti si sono date appuntamento in piazza Duomo per la seconda edizione della Passeggiata alle fontane archeologiche di Atri.
Passano gli anni ma le fontane di Atri continuano a svolgere la loro funzione sociale sia nel fornire acqua, sebbene ormai non più potabile, ai cittadini di Atri, ma soprattutto nel favorire la socializzazione. È stata una grande festa, che è stata resa possibile grazie alla collaborazione di Comune di Atri, Riserva Naturale Regionale Oasi WWF “Calanchi di Atri”, Associazione Studentesca Atriana, Protezione Civile, A.S.D. Io cammino Io corro, A.S.D. Abruzzo Natura, il coro Di Jorio e a tutti gli entusiasti partecipanti alla passeggiata.
Secoli addietro le fontane erano luoghi di culto, come fonte Canala a cui erano legati riti di fertilità, oltre che di approvvigionamento idrico. In seguito sono divenuti luoghi in cui le donne si incontravano con le loro conche e scambiavano opinioni e saluti. I bambini giocavano nei loro pressi mentre si occupavano della “cura” dei panni, quando ancora si lasciava la biancheria ad asciugare e ad ossigenarsi sui verdi prati davanti le fontane. Erano infine luogo di appuntamento per innamorati, come narrano i canti della tradizione dijoriana, che durante la passeggiata riecheggiavano nell’aria ad ogni sosta, magistralmente interpretati da alcuni membri del coro Di Jorio, diretti dal Maestro Concezio Leonzi.
La bellezza e l’importanza delle fontane archeologiche di Atri, di anno in anno, vengono apprezzate da un numero sempre crescente di cittadini e turisti, che scelgono di percorrere i quasi 7 km di passeggiata per ascoltarne la storia e comprenderne funzionamento e struttura. In molti si sono addentrati, muniti di caschetto e frontale, nel cunicolo di fonte Fontecchio per ammirarla dall’interno, sotto la supervisione dei membri dell’A.S.D. Abruzzo Natura e tutti hanno proseguito fino alle ultime tappe di Fonte S. Ilario e fonte Brecciola, per concludere la passeggiata presso il centro visite dell’Oasi WWF Calanchi di Atri e gustare il rinfresco finale, arricchiti dalla conoscenza di persone nuove e dalla compagnia di quelle già note.

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