martedì 13 agosto 2013

Teramo: droga fatta arrivare in carcere tramite un pacco postale


Droga al detenuto nascosta nelle scarpe. La polizia penitenziaria di Teramo ha sequestrato, ieri, la sostanza stupefacente destinata ad un detenuto condannato al 416 bis (associazione di tipo mafioso). Se l'era fatta arrivare attraverso un pacco postale. Soddisfazione è stata espressa dal sindacato autonomo di polizia penitenziaria.
"Mi auguro - afferma Giuseppe Pallini, responsabile provinciale del Sappe - che tale episodio non sia sottovalutato dalla direzione del carcere, provvedendo immediatamente a sospendere la ricezione dei pacchi tramite servizio postale e tramite colloquio con i familiari, contenenti oggetti, capi di vestiario e generi alimentari non controllabili destinati ai detenuti. L'auspicio è che l'amministrazione centrale assegni a Teramo unità cinofile, al fine di scongiurare gravi rischi alla salute dei ristretti a garanzia dell'ordine e della sicurezza interna".
La droga, 20 grammi di hashish suddivisi in quattro piccoli panetti, era destinata ad un camorrista campano di 50 anni. Ad accorgersi che qualcosa non è stata una guardia penitenziaria che ha ispezionato le scarpe contenute nel pacco. Da una delle suole era stato ricavato un piccolo sottofondo nel quale era stato riposto lo stupefacente.
Il mittente è ovviamente un personaggio fittizio. (AGI)

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