Blogroll

venerdì 5 aprile 2013

The Swollencheek: passato, presente e futuro


S’intitola semplicemente “The Swollencheek”, l’ultimo album dell’omonima band teramana, registrato presso gli Stratostudios di Montorio al Vomano sotto l’abile guida di Ivan D’Antonio. La splendida foto di copertina è di Mari Rose.
La lineup degli Swollen è composta da Walter Di Giacinto, Luca Scipioni, Luciano Di Matteo,
Piermichele Dolceamore e Marcello Di Domenicantonio.
“E comunque, dopo tanto girovagare musicale, il fantasma dei Dream Syndicate è tornato a dettar legge sulla band.....lentamente ma inesorabilmente....bentornata luce elettrica. E sono stati proprio lo spirito dominante durante gli anni del Paisley Underground (indie rock metà anni ’80) unitamente alle regole elementari dell’Alternative Rock a fare da sfondo alle canzoni che fanno parte del nuovo album” dicono i componenti della band.
Nel loro nuovo progetto, i musicisti inseriscono in scaletta brani di autori italiani. Ma ci tengono a precisare che non sono una cover band. Infatti affermano: "Destrutturiamo e ristrutturiamo pezzi altrui. E così può capitare che artisti come Tenco ed altri siano reinterpretati incrociandoli con i Velvet Underground o che i Pavement si imbattano in un brano di Edoardo Bennato.
Tutto può succedere. Anche di reinterpretare in maniera irriverente (ma solo nello stile) artisti come Domenico Modugno. Noi siamo convinti di suonare delle buone idee. Certo, migliorabili, ma belle". The Swollencheek nascono a Teramo nel 1988 (Piermichele Dolceamore, Uolters, Andrea Marramà e Marco Saporiti). In quegli anni di passaggio dagli anni ’80 ai ‘90 ebbero come riferimento il rock underground britannico, statunitense ed australiano.
Il loro secondo demo, “It’s a sad and beautiful world” (1988/89), ottenne una positiva recensione sul mensile Faremusica e fu giudicato, da Eddy Cilia del Mucchio Selvaggio, miglior demo-tape dell’anno tra band emergenti.
Tra scioglimenti e reunion si arriva alla realizzazione del demo “Again a sad and beautiful world” nel 2003 e dell'album “A matter of Time”nel 2005 (Piermichele Dolceamore, Uolters, Andrea Marramà, Fabrizio Medori e Michele Scurti e Marco Di Giuseppe).

Nessun commento:

Posta un commento