martedì 12 marzo 2013

Il PD dice no all’IMU sulle case popolari



Secondo i consiglieri PD della Seconda Commissione consiliare, Claudio Ruffini, Giovanni D'Amico e Giuseppe Di Pangrazio: "Il provvedimento della giunta regionale che prevede incrementi dei canoni per le case popolari fino al trenta per cento è illegittimo, in quanto non si può con una legge una tantum aumentare i costi in maniera esponenziale, ma c'è bisogno di una revisione generale della normativa a partire dalla legge regionale n. 96/96. Il disegno di legge della giunta regionale è quindi un provvedimento inopportuno, selvaggio, pilatesco. La soluzione c'è ed il Pd ha le idee chiare. Infatti, noi del Gruppo Pd abbiamo presentato una proposta di legge che giace da un anno in Commissione e che prevede una nuova governance delle Ater, da cinque ad una, con la creazione di un'Agenzia regionale per la Casa (A.R.Ca). Solo con questo provvedimento si otterrebbero dei risparmi superiori al costo dell'Imu, oltre a rilanciare le politiche di costruzione di nuovi alloggi con l'housing social. Poi si può anche discutere dell'eventuale rivisitazione dei canoni salvaguardando soprattutto gli inquilini con redditi bassi anche attraverso l'istituzione di un fondo sociale regionale - spiegano Giovanni D'Amico, Giuseppe Di Pangrazio e Claudio Ruffini - Questa giunta regionale come al solito non decide perché non vuole eliminare le poltrone e scarica l'inefficienza della proprie politiche e della macchina amministrativa sui cittadini. La nostra proposta di riforma è sul tavolo della discussione, produce dei risparmi e crea le condizioni per il rilancio dell'edilizia abitativa ferma da decenni in Abruzzo. Chiediamo un immediato confronto nella II Commissione consiliare su come affrontare il problema dell'aumento dei canoni, così come chiediamo che si inizi a discutere di come riformare le Ater e rilanciare un programma di edilizia pubblica anche con il concorso del privato. Prima di sfrattare i cittadini questa giunta regionale deve dimostrare di voler rinunciare alle poltrone. Un'idea di come rilanciare questo settore il Pd ce l'ha, basta che in Commissione si metta da parte il disegno di legge della giunta e si passi all'esame della riforma del Pd". (ACRA)

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