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venerdì 29 marzo 2013

Finanziamento per la pista ciclabile. Il TAR riammette il Comune di Giulianova


“Il TAR accoglie la domanda cautelare e dispone l'ammissione del ricorrente al prosieguo della procedura”. Questo è quanto scritto nell'ordinanza n. 83/2013, depositata oggi, 28 marzo, con la quale il TAR Abruzzo, “essendo i motivi di ricorso assistiti da adeguato fumus”, ha accolto le ragioni del Comune di Giulianova, rappresentato dall'avvocato Michele Del Vecchio, responsabile dell'Avvocatura Civica, relativamente alla domanda di finanziamento per la sicurezza del percorso ciclabile litoraneo. Domanda bocciata dalla Regione Abruzzo con delibera del 26 novembre 2012 per un elemento formale.
Vivissima soddisfazione è stata espressa dal sindaco Francesco Mastromauro. “Quando giunse la bocciatura della Regione, che ricordo ammise solo 7 domande su 32”, dichiara il sindaco, “sottolineammo subito la singolarità negativa dell'elevatissimo numero di esclusioni: oltre alla nostra, infatti, non furono ammesse, tra le altre, anche le domande presentate dalla Provincia e dal Comune di Teramo, da quello di Alba Adriatica e dalle amministrazioni comunali di Roseto-Pineto-Silvi ed Atri, che avevano agito congiuntamente. In sostanza”, prosegue il primo cittadino, “venne escluso dal cofinanziamento quasi tutto il litorale teramano. Da ciò la nostra decisione di ricorrere al TAR, come peraltro hanno fatto, dopo noi, altre amministrazioni, ritenendo che l'esclusione fosse ingiusta. Però, nonostante la bocciatura non avesse colpito solo Giulianova, solo qui si sono avute polemiche violentissime. Infatti “Il Cittadino Governante” e “Progresso Giuliese”, e con loro il locale Movimento 5 stelle, colsero subito la palla al balzo accusandoci di aver collezionato, così dissero, l'ennesima brutta figura. Ed anzi il trio Francioni-Ciafardoni-Maddaloni chiese perfino, in maniera pretestuosa e demagogica, le dimissioni dell'assessore Forcellese, scelto come agnello sacrificale e messo sulla graticola. Ma ora che il TAR, dandoci ragione, boccia la Regione che ci ha bocciato”, dice ancora Mastromauro, “questi sempre e spesso inutilmente ipercritici signori, faranno autocritica? Arboretti, Francioni, Ciafardoni e Maddaloni si rimangeranno le accuse mosse nei nostri confronti? Ovviamente no. Perché – conclude il sindaco - criticare velenosamente è un esercizio che, evidentemente, costa meno fatica per chi preferisce una politica distruttiva e non costruttiva”.

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