«Le decisioni politiche vanno apprezzate per quello che esprimono nella loro complessità e non per quello che rivelano capoverso per capoverso. Di fronte alle due diverse opzioni di rinascere e rilanciarsi attraverso un Congresso con le tessere o di farlo attraverso primarie aperte a tutti, l'Ufficio di Presidenza dell'Italia dei Valori ha scelto la seconda opzione». A dichiararlo è Carlo Costantini, capogruppo Idv in consiglio regionale nonché membro dell'Ufficio di Presidenza dell'Italia dei Valori. «Lo ha fatto – prosegue - perché l'IdV non può più essere quella di ieri. Ha bisogno di farsi contaminare, di essere inclusiva, di aprirsi a tutti con un atto di generosità che, di fatto, azzera un'intera classe dirigente, obbligandola a confrontarsi con i cittadini. Nessuno avrà più troni garantiti. Tutti quelli che vorranno riprendere il loro percorso politico dovranno sottoporsi al giudizio dei cittadini che, insieme all'Assemblea costituente, dovranno anche indicare gli elementi di programma, il simbolo, il modello organizzativo e quanto altro ancora un comitato di garanzia deciderà. Chi ha paura di confrontarsi con questa nuova fase ha paura del futuro. E chi ha paura del futuro, convinto di poter sopravvivere a prescindere, è meglio che si rassegni all'idea che nulla sarà più come prima. Rinascere in una nuova proposta politica – conclude Costantini - non vuol dire né sciogliersi, né morire. Vuol dire provare a rinascere nell'unico modo possibile: con una nuova e piena legittimazione da parte dei cittadini»
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