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lunedì 14 gennaio 2013

Teramo: presentazione del libro di Luigi Ponziani


Teramo, martedì 15 gennaio, presso la biblioteca Delfico, incontro con Luigi Ponziani, autore del libro “Letterati libri e lettori nell'Abruzzo della Restaurazione”.
Interverranno Giorgio Palmieri (Biblioteca Università del Molise) e Alfio Signorelli (Università degli Studi di L'Aquila). Introdurrà Manuelita De Filippis (Presidente Associazione Amici della Dèlfico).
L'opera editoriale di rilevante valore culturale, secondo volume della Collana "Abruzzo Tipografico", affronta l'articolato mondo del libro nell'Abruzzo della Restaurazione.

Dalla quarta di copertina:

La nascita di un sistema di istruzione nel Regno e in Abruzzo; il definirsi, a partire dalla tradizione bibliografica e documentaria del Regno e della regione, di una prima intelaiatura organizzata della lettura basata sulle biblioteche; l'analisi dell'associazionismo culturale regionale con le sue connessioni nazionali; i contenuti delle raccolte librarie pubbliche e private; sono questi alcuni degli argomenti che introducono a più specifici temi riguardanti il commercio librario e le modalità del suo inverarsi, ma anche lo scambio amicale che vede coinvolti alcuni dei letterati più rilevanti dell'Abruzzo della Restaurazione. Attraverso le relazioni di questi protagonisti del milieu culturale e civile abruzzese e meridionale e le loro connessioni con gli ambienti più avanzati della cultura nazionale, la ricerca individua argomenti e caratteri attraverso cui regionalmente prende corpo una più robusta cultura civile che nei libri e nelle riviste trova alimento e affermazione. Questo processo viene analizzato partendo dai contenuti di un dibattito ideale che deve fare i conti con le difficoltà connesse con la libera circolazione della conoscenza: assenza di libertà di pensiero, censura preventiva, inibizione e limitazione della stessa lettura, pastoie burocratiche e poliziesche volte a ostacolare la libera circolazione libraria. I libri e lo scambio ideale divengono così per molti di questi uomini lo strumento attraverso cui matura la consapevolezza di sé come classe dirigente e si definisce la coscienza civile e sempre più politica che determinerà largamente la tensione unitaria e nazionale culminata nel crollo dell'antico Regno delle Due Sicilie e nella nascita del Regno d'Italia.

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