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domenica 20 gennaio 2013

Elezioni: Renzo Di Sabatino presenta a Teramo la sua candidatura per il Senato


Economia, sanità, infrastrutture nel programma del candidato per riportare Teramo e l’Abruzzo nei luoghi decisionali che contano .
 “Così vince Teramo”, uno slogan ma soprattutto un manifesto per il candidato teramano del Pd al Senato della Repubblica, Renzo Di Sabatino, che questa mattina ha presentato ufficialmente in conferenza stampa a Teramo la sua candidatura in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio.
Apertura affidata alle parole dell’’‘amico’ e collega, l’avvocato teramano Gennaro Lettieri: “Conosco Renzo da venti anni. Professionalmente – ha detto Lettieri – ho conosciuto le sue qualità e doti, passione, impegno, serietà, umiltà e rispetto. Come candidato, è davvero un uomo nuovo capace di rompe gli schemi all’interno del suo partito ma anche in un sistema come quello della ‘vecchia’ politica. E poi, finalmente, dopo tanti anni, il Pd ha un candidato teramano al Senato e per di più un non imposto dall’alto”.
“Sarò il lobbista dei teramani – ha esordito Di Sabatino – da senatore mi batterò per portare avanti ogni idea, proposta, progetto utile a ridar voce ad un territorio tradito come quello teramano, che ha pagato i calcoli di una classe politica, quella del centrodestra targata Berlusconi, più attenta alle carriere personali che ai problemi”. Una sfida per “restituire dignità e risorse a una provincia che ha ricevuto solo promesse ma pochi fatti. Quando nel 2008 – continua il candidato Pd – un gruppo di politici teramani guidati da Gianni Chiodi fu scelto per governare l’Abruzzo, da teramano, anche se di centrosinistra e riformista, sono stato comunque orgoglioso. Mai avrei pensato che proprio dei teramani tradissero le aspettative dei loro concittadini”. Aspettative tradite nonostante il “filotto” targato centrodestra (Comune-Provincia-Regione e governo Berlusconi) che “non solo non ha funzionato, ma ha impedito di portare a casa risorse e progetti utili al territorio”.
Teramo “diseredata e isolata”, dunque. A confermarlo ci sono i numeri: 16 milioni alla Valle Peligna dal governo regionale “mentre imprese e lavoratori teramani stanno ancora aspettando. E’ inconcepibile – attacca Di Sabatino – che dopo tanti Masterplan, piani, il pacchetto Presto, dalla Regione non arrivi ancora nulla per Teramo che invece ha bisogno, subito, di un’iniezione di risorse per rilanciare crescita e sviluppo. Ad esempio, servono 20 milioni per far ripartire la Val Vibrata. Le istituzioni teramane, insieme a sindacati e imprenditori, hanno costruito un Piano di rilancio il distretto vibratiano. Ora servono le risorse”. Un passaggio anche sul tema della sanità teramana, alle prese “con una guerra che non merita e di cui i pazienti, malati, stanno pagando amare conseguenze. Conflitti fra reparti, conflittualità fra il personale, conflitti fra territori, conflitti fra la gestione manageriale e i Comuni, personale sempre più ridotto, pazienti in fuga (Teramo è la provincia con la più alta mobilità passiva in regione, i ricoveri fuori regione sono stati 15 mila su 57mila) e medici in fuga”. Da senatore, questo l’impegno Di Sabatino, “mi batterò per modificare la legge che oggi non prevede concorsi per la scelta dei dirigenti delle aziende sanitarie e per graduatorie trasparenti e basate sul merito per i primari”.
Cinquant’anni, figlio di emigranti operai in Svizzera, ex sindaco di Bellante, avvocato penalista e di diritto del lavoro, capogruppo Pd in Consiglio Provinciale, alle ultime primarie del Pd del 29 dicembre ha avuto 2mila 212 preferenze e il secondo posto tra i più votati in provincia di Teramo. E’ candidato al quarto posto nella lista dei candidati abruzzesi al Senato del Partito Democratico. “Con le primarie abbiamo ‘ammazzato’ almeno in parte il porcellum ridando voce ai cittadini che hanno scelto i loro candidati – chiude Di Sabatino – ora serve un voto utile. La rivincita della politica è questa, la rivincita di chi vota: una testa, un pensiero, un suffragio, come dice la nostra Costituzione nata dalla Resistenza”.
E per lanciare questa sfida di rinnovamento della politica, questa mattina insieme a Renzo Di Sabatino: la pluricampionessa giuliese di pattinaggio artistico Debora Sbei (“Da giovane sportiva ho visto in Renzo un politico in grado di rappresentare le nostre istanze in Parlamento); tanti sindaci del Teramano (Luciano Monticelli di Pineto, Franchino Giovannelli di Alba Adriatica, Vincenzo Di Marco di Castellalto, Orazio Di Marcello, di Mosciano Sant’Angelo, Tonino Di Giustino di Pietracamela, Alessandro Di Giambattista di Montorio al Vomano, Giuseppe D’Alonzo di Crognaleto); il segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio, rappresentati locali del Pd e i consiglieri del gruppo al Comune di Teramo (Manola Di Pasquale, anche lei candidata insieme a Renzo Di Sabatino alla carica di senatore, il capogruppo Giovanni Cavallari, Gianguido D’Alberto, Alberto Melarangelo, Maurizio Verna).

(da http://www.pdabruzzo.com/)

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