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giovedì 26 luglio 2012

Federazione delle Sinistra di Roseto una “cassa della resistenza” per sostenere la lotta dei lavoratori ASU


Riceviamo e pubblichiamo una nota della Federazione delle Sinistra di Roseto, in cui si prospetta l’idea di creare una "cassa di resistenza" per sostenere la lotta dei lavoratori ASU.
“Pare che il comune di Roseto intenda lasciare al proprio destino i lavoratori ASU in cassa integrazione. Ormai sono quasi scaduti i termini entro i quali il comune, a seguito della delibera del 4 Luglio, dovrebbe definire i percorsi atti a favorire una continuità lavorativa per i predetti lavoratori. Tuttavia nessun cronoprogramma pare sia stato mai elaborato, nonostante le numerose sollecitazioni e le meritevoli iniziative portate avanti dai compagni del circolo di SEL di Roseto.
Ricordiamo che dal mese prossimo questi lavoratori perderanno qualsiasi sostegno ed è inaccettabile che l'amministrazione comunale perseveri nel più totale disinteresse!
Noi del circolo della FDS di Roseto chiediamo con forza alla giunta comunale di rispettare gli impegni presi e di prendere al più presto una decisione chiara. Nel frattempo, stiamo valutando la possibilità di istituire una "cassa di resistenza", in collaborazione con questi ed altri lavoratori in difficoltà, a sostegno di progetti e lotte per la difesa del lavoro nel nostro territorio. Siamo un circolo composto principalmente da giovani, molti dei quali vivono sulla propria pelle le conseguenze drammatiche dell'attuale crisi economica, pertanto non escludiamo la possibilità di destinare almeno una parte dei proventi delle nostre future iniziative di autofinanziamento a questo fine.
Su queste proposte e su questi temi chiediamo sostegno e collaborazione alle singole persone, ai lavoratori, alle numerose associazioni Rosetane e alle forze della sinistra, affinché si superino le diffidenze e i tatticismi politici e si lavori per mettere assieme energie e competenze. Noi da soli, così come qualsiasi altra singola compagine politica o associativa, non avremmo le forze per condurre sempre a buon esito queste battaglie, per questo è necessario che talvolta si sappiano superare le divergenze per un fine irrinunciabile: la difesa del diritto al lavoro.
E' necessario dunque, oggi più che mai, che chi lotta e resiste faccia fronte comune per arginare la sfiducia che sta portando alla deriva fasce sempre più ampie della popolazione. Non avrebbe alcun senso concentrarsi a coltivare i propri orticelli di fronte ad un disastro sociale di tale portata.
E’ ora che la Sinistra vera esca allo scoperto e torni in mezzo alla gente, con i lavoratori e nelle lotte sociali”.

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