Comunicato stampa congiunto del Circolo di Roseto
e della Federazione Provinciale di Teramo di Sinistra Ecologia e Libertà:
“Mercoledì 27 giugno, presso il Palazzo della
Regione a Pescara, si è tenuta la riunione del CICAS. E come preannunciato noi
di Sinistra Ecologia e Libertà, abbiamo tenuto il nostro presidio. Ciò è
accaduto alla presenza degli organi di informazione. Nonostante l'indifferenza
assordante dei sindacati alle pressioni dei lavoratori, siamo riusciti ad
aprire una breccia nel muro di gomma che avevamo davanti. L'Assessore Gatti ha
ricevuto i lavoratori presenti: come unica via alla soluzione del problema – ha
detto – resta una delibera di giunta con cui i comuni interessati si impegnano
a definire i modi per stabilizzare i lavoratori ASU in scadenza, con la
possibilità di una proroga di un mese. In questo, l'assessore provvederà al
reperimento dei FSE al fine di elaborare progetti volti alla stabilizzazione.
Noi di Sel Roseto e della Federazione di Teramo ci riteniamo soddisfatti! Nel
silenzio e nell'indifferenza siamo riusciti a farci ascoltare e questa sarà
solo una delle tante battaglie che porteremo avanti a prescindere dalla
“comodità” o meno delle stesse. Siamo convinti che un partito di sinistra, come
Sel si dichiara, debba avere a cuore il destino dei lavoratori e dei cittadini
e debba impegnarsi con la militanza affinché i diritti di tutti vengano
garantiti. Suona ancor più sinistro, oggi, l'atteggiamento dei sindacati e di
chi, quel giorno, ha latitato. Suona ancor più sinistro dopo la dichiarazione
del Ministro Fornero che, in totale contrarietà al primo articolo della nostra
Costituzione, ha affermato che il lavoro non è un diritto ma una conquista da
ottenere a costo di grandi sacrifici. Noi pensiamo invece che il lavoro sia un
diritto e che SEL, assieme alla Cgil debba opporsi fermamente a questo scempio
quotidiano. Quando questo non accade, come nel caso dei lavoratori A.S.U. il
rischio è proprio quello di avallare un sistema di cose pericoloso che esalta
solo a parole valori in cui tutti dicono di riconoscersi. In seguito alla
parole di Gatti già i lavoratori ASU di Silvi andranno verso la stabilizzazione
e in tutti comuni della provincia in cui siamo presenti, e anche laddove non lo
siamo, percorreremo la stessa strada, con la collaborazione delle altre forze
di opposizione. Perché per noi le battaglie, prima di essere perse, devono
essere combattute e ci sono doveri davanti ai quali non possiamo tirarci
indietro né possiamo a loro anteporre interessi di bottega. Lo ripetiamo ancora,
affinché anche chi finge di ascoltare ci senta: lavoro, lavoro, lavoro!”
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