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lunedì 14 maggio 2012

La sezione ANPI di Roseto ricorda il valore simbolico della spiaggia del Borsacchio


La sezione ANPI di Roseto degli Abruzzi con un comunicato, ricorda l’importante ruolo
simbolico che la spiaggia contigua al torrente Borsacchio (oggi esclusa dalla riserva naturale),
ebbe durante l’inverno del 1944 nel pieno della Guerra di Liberazione.
In quel preciso luogo, patrioti locali e truppe regolari inglesi fuggite dalla prigionia tentarono in più di un occasione imbarchi notturni su piccoli pescherecci dirette verso sud per unirsi alla
Resistenza che da poco aveva sfondato sulla linea Gustav. Nella notte del 14 Gennaio 1944 una pattuglia tedesca mitragliò il peschereccio Camillo nei pressi della foce del torrente Borsacchio
mentre dieci giovani provavano a spingerlo in acqua. Nove di loro trovarono la salvezza nuotando sino alla riva e trovando rifugio nelle campagne vicine, mentre il giovane Biagio De Negris trovato morto assiderato il giorno successivo sul bagnasciuga a causa della bassissima temperatura dell’acqua. Su una delle barche che riuscì ad approdare nell’ Italia liberata a sud viaggiava anche Libero Pierantozzi (detto Rorò) che, raggiunta la salvezza, da Radio Bari invitava tanti altri giovani italiani alla resistenza contro l’occupante nazista.
Tanti furono i nomi di illustri patrioti rosetani che proprio da questi luoghi della memoria tentarono la speranza di libertà offerta al mare. “Pertanto- conclude la nota- oggi si ritiene opportuno che il ricordo vada mantenuto conservando lo spirito che tale luogo suggeriva agli eroi volontari e, a loro, sia lì posto un monumento che celebri la grandezza delle loro gesta e il valore delle alte idee di libertà”.

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