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giovedì 31 maggio 2012

Gzim Kodraliu e il canto epico del Kosovo


Secondo appuntamento con “L’osso che canta” ,una serie di incontri dedicati alle culture musicali. Domani sera con alle ore 21.00, presso la ex chiesa di Santo Spirito a Cellino Attanasio, Gzim Kodraliu e il canto epico del Kosovo. Biglietto di ingresso € 8 (bambini non paganti), max 100 persone.
“L’osso che canta” prende spunto da una favola diffusa in tutta l’area europea, così chiamata secondo la classificazione Aarne-Thompson del 1958 e documentata in numerose varianti anche in Abruzzo sotto nomi diversi, come la storia dell’uccello grifone o dei tre fratelli, registrata a Cerqueto di Fano Adriano da Giuseppe Di Domenicantonio nel 1969 e narrata dal pastore Elia Pisciaroli. In essa si racconta un avvenimento delittuoso e ingannevole, nel quale la funzione magica della musica e del suono si traduce in potere rivelatorio che ristabilisce la verità, attraverso il momentaneo reincarnarsi della persona assassinata nel flauto d’osso sotto forma di fiato e di canto. Conferenze con ascolti, concerti, laboratori, nel suggestivo scenario della ex-Chiesa di S. Spirito a Cellino Attanasio (TE).
Gzim Kodraliu è nato nel villaggio di Therandes, nelle montagne del Kosovo (1968). È un cantante noto per la capacità creativa ed interpretativa, che si inscrive nella tradizione del canto rapsodico e della poesia popolare epica (lahutarë, come vengono definiti i bardi, i rapsodi). Costretto a lasciare il villaggio di origine e a trasferirsi nella città di Prizren per ragioni politiche, e in seguito a rifugiarsi in Italia durante il conflitto nella ex-Jugoslavia nei primi anni ’90, risiede a Montorio al Vomano (TE) da oltre vent’anni. Kodraliu coltiva con cura la canzone storica, la rappresentazione poetica e la funzione patriottica del canto, legato alle particolari vicende del Kosovo e all’aspirazione ad una unità nazionale. Ispirato intreprete della tradizione rurale, del canto lirico e delle ballate, Kodraliu è anche esecutore attento di repertori urbani, ed autore di numerosi componimenti e canti. Il concerto propone una parte di questo vasto repertorio, eseguito con gli strumenti della tradizione albanese assieme a musicisti della comunità kosovara residente in Abruzzo. Ha partecipato alla festa di Valfino al canto 2011.
 
Gzim Kodraliu - sharki, canto
Ismet Kuka - çifteli, canto
Ysni Pireci - prim
Admir Kukauno - violin
Rabit Shkreta - defë
Fahri Mani - canto
Krenar Hasi - canto

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