Secondo appuntamento con “L’osso che canta” ,una serie di incontri dedicati alle culture musicali. Domani sera con alle ore 21.00, presso la ex chiesa di Santo Spirito a Cellino Attanasio, Gzim Kodraliu e il canto epico del Kosovo. Biglietto di ingresso € 8 (bambini non paganti), max 100 persone.
“L’osso che canta” prende spunto da una favola diffusa in tutta l’area europea, così chiamata secondo la classificazione Aarne-Thompson del 1958 e documentata in numerose varianti anche in Abruzzo sotto nomi diversi, come la storia dell’uccello grifone o dei tre fratelli, registrata a Cerqueto di Fano Adriano da Giuseppe Di Domenicantonio nel 1969 e narrata dal pastore Elia Pisciaroli. In essa si racconta un avvenimento delittuoso e ingannevole, nel quale la funzione magica della musica e del suono si traduce in potere rivelatorio che ristabilisce la verità, attraverso il momentaneo reincarnarsi della persona assassinata nel flauto d’osso sotto forma di fiato e di canto. Conferenze con ascolti, concerti, laboratori, nel suggestivo scenario della ex-Chiesa di S. Spirito a Cellino Attanasio (TE).
Gzim Kodraliu è nato nel villaggio di Therandes, nelle montagne del Kosovo (1968). È un cantante noto per la capacità creativa ed interpretativa, che si inscrive nella tradizione del canto rapsodico e della poesia popolare epica (lahutarë, come vengono definiti i bardi, i rapsodi). Costretto a lasciare il villaggio di origine e a trasferirsi nella città di Prizren per ragioni politiche, e in seguito a rifugiarsi in Italia durante il conflitto nella ex-Jugoslavia nei primi anni ’90, risiede a Montorio al Vomano (TE) da oltre vent’anni. Kodraliu coltiva con cura la canzone storica, la rappresentazione poetica e la funzione patriottica del canto, legato alle particolari vicende del Kosovo e all’aspirazione ad una unità nazionale. Ispirato intreprete della tradizione rurale, del canto lirico e delle ballate, Kodraliu è anche esecutore attento di repertori urbani, ed autore di numerosi componimenti e canti. Il concerto propone una parte di questo vasto repertorio, eseguito con gli strumenti della tradizione albanese assieme a musicisti della comunità kosovara residente in Abruzzo. Ha partecipato alla festa di Valfino al canto 2011.
Gzim Kodraliu - sharki, canto
Ismet Kuka - çifteli, canto
Ysni Pireci - prim
Admir Kukauno - violin
Rabit Shkreta - defë
Fahri Mani - canto
Krenar Hasi - canto
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