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lunedì 4 novembre 2013

Teramo: Conferenza Internazionale allo Zooprofilattico


Dal 5 al 7 novembre 2013, nella sala convegni del CIFIV “F. Gramenzi” di Colleatterrato Alto (TE), si svolgerà la Conferenza Internazionale “L’analisi del rischio come strumento per il controllo delle malattie animali e delle zoonosi nel Bacino del Mediterraneo”, organizzata dall’IZS dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” (IZSAM) in qualità di Centro di Collaborazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) per la formazione veterinaria, l’epidemiologia, la sicurezza alimentare e il benessere animale.
La Conferenza, organizzata sotto gli auspici dell’OIE e con il supporto del Ministero della Salute italiano, rappresenta un importante momento di confronto per i ricercatori di tutto il mondo poiché l’analisi del rischio, in una società globalizzata come quella odierna, è un tema sempre più centrale nel dibattito scientifico.
Negli ultimi 20 anni sono stati compiuti molti progressi nel campo delle tecniche di analisi del rischio nell’ambito del commercio internazionale di animali vivi, della sorveglianza, del controllo e della prevenzione delle malattie. L’OIE ha definito formalmente le componenti dell’analisi del rischio e ha elaborato specifiche linee guida, inoltre, l’istituzione dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) nel 2002 ha dato un forte impulso allo sviluppo di metodi e approcci omogenei per la valutazione dei rischi in sanità animale e sicurezza alimentare.
Le recenti esperienze maturate nello studio delle malattie trasmesse da vettori hanno dimostrato l’unicità dell’ecosistema del Bacino del Mediterraneo per diverse malattie animali e zoonosi. Da qui la necessità di istituire reti scientifiche per lo scambio di conoscenze e metodologie di analisi del rischio tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo: quindi Paesi dell’Europa del Sud, del Nord Africa, dell'area balcanica, del Medio Oriente e del Caucaso.
Il programma dei lavori congressuali è organizzato in sessioni tematiche e tavole rotonde che vedranno il coinvolgimento tecnico-scientifico di rappresentanti di organismi internazionali quali OIE, FAO, Commissione Europea, EFSA e ricercatori provenienti da Belgio, Croazia, Francia, Inghilterra, Israele, Libia, Marocco, Nuova Zelanda, Spagna e USA.

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