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mercoledì 12 febbraio 2014

SEL: “alle prossime elezioni per una Silvi migliore”

Silvi. SEL lancia il tema del sociale come filo conduttore del proprio impegno nelle prossime elezioni amministrative. “L' idea di fondo è un piano regolatore sociale, così come si fa per lo strumento urbanistico. L' obiettivo è mettere insieme un sistema dell'inclusione, e non dell'esclusione. Bisogna costruire una città dei diritti attraverso le risorse che non sono tante ma che si possono trovare. Negli anni dell'amministrazione Vallescura e Marini, oltre alle speculazioni edilizie e allo sperpero di denaro pubblico per una gestione fallimentare dei rifiuti con evidenti ricadute sui cittadini c'è da ricordare la superficialità di risolvere problematiche importanti per il turismo dalla pista ciclabile alla difesa della costa. A pochi mesi dal voto SEL lavora per impostare un serio intervento politico di sostegno per il piano regolatore sociale che è un mezzo per sviluppare a pieno le politiche per una migliore qualità della vita e per il benessere della collettività. Il Piano Regolatore Sociale riguarda l'aspetto socio – assistenziale, socio - sanitario, l'abitazione, il tempo libero e le reti sociali. Il primo valore che ci deve guidare in questo nuovo progetto è la centralità di ogni singolo cittadino nelle sue proiezioni relazionali: il lavoro, la famiglia, la comunità e il territorio, quali ambiti di relazioni solidali. Esso potrà offrire migliori prospettive soprattutto ai giovani e alle donne, oggi penalizzati da una società bloccata e incapace di valorizzare tutto il proprio capitale umano. Così come sarà maggiormente idoneo a intervenire su situazioni di solitudine ed emarginazione, con particolare attenzione alle persone più anziane, ai diversamente abili e agli extracomunitari. Questo progetto vuole essere la risposta a ogni forma di individualismo. Per realizzare ciò non ci si deve limitare al miglioramento dei servizi sociali, ma bisogna favorire una crescita del benessere nel paese perché essa sia più accogliente, più vivibile, più compatibile per le classi disagiate (bambini, anziani, disabili). Gli strumenti necessari che saranno utilizzati in maniera diversa sono i Piani di Zona, da revisionare e adottare in base alle esigenze delle città interessate. Tuttavia non bisogna ridurre il Piano Regolatore Sociale a un sistema assistenzialista, dove l'organizzazione dei servizi viene decisa tra ente pubblico e soggetti erogatori perché in questo modo il cittadino è un semplice utente destinatario di interventi. Il Piano Regolatore Sociale deve puntare a una combinazione avanzata tra responsabilità istituzionali pubbliche e responsabilità socialmente diffuse”.

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