venerdì 21 febbraio 2014

Rapporto Istat/8: Turismo

Ottavo appuntamento con il rapporto Istat chiamato “Noi, Italia”. Giunto alla sesta edizione, “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo” offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano.
Il prodotto arricchisce l’ampia e articolata produzione dell’Istat attraverso la proposta di 120 indicatori, raccolti in 19 settori, che spaziano dall’economia alla cultura, al mercato del lavoro, alle condizioni economiche delle famiglie, alle infrastrutture, alla finanza pubblica, all’ambiente, alle tecnologie e all’innovazione. Oggi ci occuperemo di Turismo.
Nel 2012 in Italia si contano circa 34 mila alberghi, in lieve flessione rispetto al 2011. Gli esercizi extra-alberghieri sono più di 123 mila, in aumento del 3,1 per cento. Nord-est e Centro sono le ripartizioni con la maggiore capacità ricettiva.
Nel complesso degli esercizi ricettivi operanti sul territorio italiano si registrano quasi 104 milioni di arrivi e circa 380 milioni di presenze. Il periodo medio di permanenza nelle strutture ricettive è di 3,7 notti, in costante diminuzione dal 2000, quando era di 4,2 notti. Tutte le regioni del Nord-est si collocano al di sopra della media nazionale.
I viaggi con pernottamento effettuati dai residenti per motivi di vacanza e di lavoro, sia in Italia sia all’estero, sono 78 milioni e 703 mila, per un totale di 501 milioni e 59 mila notti. Le durate medie dei soggiorni in Italia sono pari a 6,5 notti per vacanza e a 2,1 notti per lavoro. Le regioni italiane più visitate dai residenti nel 2012 sono Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, che hanno ospitato il 45,8 per cento dei flussi turistici.

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