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mercoledì 12 febbraio 2014

Manutenzione patrimonio scolastico della Provincia. Gli studenti propongono una tavola rotonda

Teramo. L’utilizzo più razionale del patrimonio scolastico, le risorse per adeguare e mettere in sicurezza gli edifici, la manutenzione ordinaria e, infine, ma non da ultimo, il nodo della gestione alla luce della riforma Delrio: chi gestirà le scuole superiori e con quali risorse visto che da oltre un decennio non arrivano fondi?
Queste le domande poste dai rappresentanti della Consulta degli studenti (rappresentata all’incontro dal presidente Raimondo Morra e Vincenzo Quaranta della commissione edilizia) al presidente Catarra nel corso di un incontro che si è svolto in Provincia e che ha visto la partecipazione di Daniela Magno, dell’Ufficio scolastico provinciale, dell’assessore provinciale Ezio Vannucci e del dirigente del settore edilizia pubblica, Piergiorgio Tittarelli.
La Consulta ha rappresentato problemi specifici riguardanti alcuni Istituti e, più in generale, ha chiesto di capire cosa si profila, alla luce della Riforma Delrio, rispetto al nodo della gestione e, quindi della programmazione degli interventi e dei finanziamenti.
“Questioni fondamentali che sottolineano il senso di responsabilità e consapevolezza di questi studenti” ha dichiarato il presidente Catarra che insieme all’assessore Vannucci ha voluto rappresentare lo stato degli interventi in atto: “Ma il quadro di contesto è caratterizzato da un rilevante divario tra il fabbisogno e le risorse disponibili e la frammentazione degli interventi, in questi ultimi anni, ha impedito sia un piano organico connesso alla programmazione del dimensionamento scolastico e all’offerta formativa, sia un piano sistematico sulle manutenzioni”.
Ritenuta altamente opportuna, quindi, l’iniziativa proposta dalla Consulta che vuole organizzare un confronto pubblico, una tavola rotonda, sui temi dell’edilizia scolastica, della sicurezza e dell’adeguatezza delle strutture invitando anche tutti gli attori che, sulla base della riforma, potrebbero assumere il ruolo oggi svolto dalla Provincia: i Comuni e la Regione. Fissata anche la data: il 31 marzo.
“Daremo tutto il nostro supporto all’iniziativa perchè anche le Province sono in mezzo al guado e vi è il rischio di un lungo periodo di vacatio amministrativa con una pesante ricaduta negativa in particolare su alcuni servizi come la gestione del patrimonio scolastico” ha quindi concluso il Presidente.

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