I sindacati ritengono insostenibile qualsiasi confronto che non parta dal mantenimento degli assetti occupazionali in essere. “Oggi, in un territorio come quello teramano, nel quale la crisi ha colpito duramente il mondo del lavoro con forti riduzione occupazionali e di reddito – affermano le organizzazioni sindacali – solo immaginare che una realtà come quella di Basciano, dove lavorano ancora circa 400 lavoratori, potrebbe conoscere ulteriori problemi, e’ un’ipotesi che avrebbe conseguenze sociali drammatiche”. Lavoratori e sindacati si dicono certi “che il gruppo industriale Golden Lady abbia ancora le capacita’ imprenditoriali, commerciali e culturali per impedire questo rischio”.
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martedì 28 gennaio 2014
Basciano: stato di agitazione alla Golden Lady
Basciano. Proclamato lo stati di agitazione allo stabilimento Golden Lady. La Cgil spiega “nell’incontro del 22 gennaio l’azienda aveva avanzato la possibilita’ di rivedere l’assetto produttivo e occupazionale concordato nel precedente piano industriale. E’ diffuso il convincimento che la Golden Lady sia impegnata in un processo organico di ridimensionamento degli assetti produttivi insostenibili ed inaccettabili”.
I sindacati ritengono insostenibile qualsiasi confronto che non parta dal mantenimento degli assetti occupazionali in essere. “Oggi, in un territorio come quello teramano, nel quale la crisi ha colpito duramente il mondo del lavoro con forti riduzione occupazionali e di reddito – affermano le organizzazioni sindacali – solo immaginare che una realtà come quella di Basciano, dove lavorano ancora circa 400 lavoratori, potrebbe conoscere ulteriori problemi, e’ un’ipotesi che avrebbe conseguenze sociali drammatiche”. Lavoratori e sindacati si dicono certi “che il gruppo industriale Golden Lady abbia ancora le capacita’ imprenditoriali, commerciali e culturali per impedire questo rischio”.
I sindacati ritengono insostenibile qualsiasi confronto che non parta dal mantenimento degli assetti occupazionali in essere. “Oggi, in un territorio come quello teramano, nel quale la crisi ha colpito duramente il mondo del lavoro con forti riduzione occupazionali e di reddito – affermano le organizzazioni sindacali – solo immaginare che una realtà come quella di Basciano, dove lavorano ancora circa 400 lavoratori, potrebbe conoscere ulteriori problemi, e’ un’ipotesi che avrebbe conseguenze sociali drammatiche”. Lavoratori e sindacati si dicono certi “che il gruppo industriale Golden Lady abbia ancora le capacita’ imprenditoriali, commerciali e culturali per impedire questo rischio”.
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