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giovedì 14 novembre 2013
Alluvione a Scerne: Verrocchio chiede lumi alla Provincia
"Chiederò all'assessore Romandini di venire a Pineto a spiegare cosa la Provincia vuole fare per il dissesto idrogeologico del nostro territorio". È quanto ha dichiarato il consigliere provinciale del Pd Robert Verrocchio, dopo l'ennesima alluvione che ha colpito il centro abitato di Scerne con l'apertura delle dighe di Campotosto. "Ci sono persone che non ce la fanno più, perché ormai qua si va avanti con un'alluvione all'anno, e quindi è evidente che qualcosa deve essere fatto", ha
proseguito Verrocchio, che nel consiglio provinciale di oggi pomeriggio presenterà un'interrogazione sui fondi alluvione del 2011, depositata nei giorni scorsi. "A Pineto ci sono situazioni che devono essere affrontate, come quelle del Vomano e del Calvano. Sono questioni di competenza della Provincia, e i cittadini insieme alle associazioni hanno il diritto di capire e di partecipare a queste decisioni - ha spiegato il consigliere provinciale - Sappiamo che ci sono fondi e progetti. Dobbiamo capire in che modo verranno spesi questi soldi e quando questi progetti verranno realizzati. A questo punto deve essere chiaro a tutti che ci deve essere una corsia preferenziale, perché si parla di situazioni che mettono a rischio l'incolumità delle persone e danneggiano le aziende, situazioni che fino a poco tempo fa si verificavano una volta ogni generazione e oggi, a causa anche dei cambiamenti climatici, accadono una volta all'anno. Oggi chiederò all'assessore Romandini di venire a Pineto, perché non abbiamo più bisogno di parole,
ma di capire quali sono i fatti e quali sono gli impegni".
Nel consiglio di oggi Verrocchio chiederà conto alla Provincia anche dei fondi per l'alluvione 2011 e degli interventi di messa in sicurezza necessari sulla strada provinciale 28 che da Pineto porta ad
Atri. "Sui fondi per l'alluvione 2011 ancora non c'è chiarezza. Dagli annunci di Catarra e di Chiodi
sembra che sui comuni stanno piovendo milioni di euro, ma purtroppo questa non è la verità. C'è
un solo dato chiaro: che i comuni che responsabilmente hanno speso soldi per fare fronte
all'alluvione del marzo 2011 ad oggi ancora non possono recuperare interamente le somme
anticipate per pagare i lavori e in alcuni casi addirittura ancora non riescono a pagare le ditte per i
lavori eseguiti d'urgenza nel 2011, con l'aggravante che i fondi anticipati per far fronte
all'emergenza sono stati sottratti, in molti a casi, a servizi ed opere essenziali che i comuni non
riescono più a garantire nel frattempo.
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