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mercoledì 16 ottobre 2013

Soppressione della guardia medica: Castellalto in rivolta


“Esprimo a nome dell’Amministrazione Comunale di Castellalto il nostro dissenso per soppressione del presidio di Guardia Medica nel nostro territorio annunciando che, contro il relativo provvedimento del Commissario alla Sanità Gianni Chiodi, la Giunta Comunale ha già conferito incarico per ricorrere al Tar. La contestazione muove le sue ragioni sui criteri o meglio “sui mancati criteri oggettivi” che hanno dettato il riordino delle sedi di Continuità “ esordisce il Sindaco Vincenzo Di Marco.
“Infatti- continua Di Marco- per quanto riguarda Castellalto la riorganizzazione prevede che la Guardia Medica venga accorpata a quella di Notaresco senza alcuna condivisione seppur in una materia così delicata e di vitale importanza. Il timore è quindi quello di dover subire una riorganizzazione in esecuzione di disposizioni politico-territoriali di parte, che rappresentano un ulteriore duro colpo inferto ai cittadini malati e bisognevoli di assistenza, giustificata come al solito con l’esigenza di risparmiare…!!
L’attuale sede di Guardia Medica di Castellalto è interamente pagata dal Comune e stante la vicinanza territoriale offre servizio anche ai cittadini di Canzano per una popolazione complessiva di circa 10.000 abitanti, con una conformazione geografica territoriale che comprende oltre al capoluogo anche le due vallate: quella del Tordino e quella del Vomano ove insiste anche la Frazione di Castelnuovo V. che da sola conta circa 4.000 abitanti.

Al Presidente della Regione si chiede l’annullamento del provvedimento adottato poiché invece di offrire un servizio sanitario più vicino alla cittadinanza elimina un’assistenza territoriale extra ospedaliera nelle zone interne e più disagiate costringendo così i cittadini a rivolgersi sempre più spesso al pronto soccorso, producendo lunghe code e come effetto i noti disservizi.
Naturalmente non staremo lì senza combattere per vederci ridurre un servizio ad una collettività che non è neppure soggetta allo spopolamento e che invece di essere assistita con l’implementazione di altre prestazioni si trova di fronte ad un provvedimento che taglia i servizi”.
Siamo disponibili- conclude il Sindaco- a continuare un dialogo avviato tempo fa con il Direttore Generale ove già abbiamo dato la nostra disponibilità a concedere spazi comunali per implementare l’assistenza sanitaria sul territorio, come ad esempio le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP), un centro prelievi, una postazione 118 H12 diurna, ecc… servizi oramai non più rinviabili. Nella sanità come primo servizio pubblico prioritario essenziale bisogna avere più coraggio. E' ora di tagliare spese improduttive e posizioni di comodo per dar seguito ad un grossa rivoluzione e investire senza indugi sulla medicina del territorio e sulle guardie mediche, implementandole, perchè funzionano e assistono concretamente i cittadini”.

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