venerdì 4 ottobre 2013

Educazione ambientale: riparte il programma dell’AMP Torre Cerrano


La chiusura della stagione estiva a Torre Cerrano non segna la fine delle attività di educazione ambientale, che proseguono per l’intero anno scolastico 2013/2014 con un’ampia offerta formativa. Il programma è stato ideato per dare seguito al percorso intrapreso negli anni precedenti dall’AMP Torre del Cerrano e finalizzato a promuovere il rispetto dell’ambiente e del territorio attraverso la costruzione di conoscenze e coscienze ecologiche degli ecosistemi che ci circondano. Destinatari del progetto sono i giovani dai 5 anni in su delle scuole primarie e secondarie della Regione Abruzzo, istituti scolastici paritari, gruppi scout e sportivi. Le attività di educazione ambientale saranno effettuate dalle Guide del Cerrano per conto dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano. La preziosa collaborazione del personale dell'IZS Abruzzo e Molise per il laboratorio di biologia marina è offerta gratuitamente.
I programmi di educazione ambientale 2013/14 sono:

· Visita a Torre Cerrano e Museo del Mare
· Visita al Giardino Botanico
· Gioco dell’Orienteering Botanico
· Concorso di idee sulla realizzazione del Labirinto della Torre
· Biciclando
· Storie nel Pineto
· Passeggiando tra la Pineta e il Mare…la Duna
· Escursioni in collina
· Laboratorio di Biologia Marina
· Laboratorio di Archeologia
Le attività di educazione ambientale si svolgeranno, come negli anni precedenti, all’interno di Torre Cerrano e all’aperto nei luoghi simbolo dell’Area Marina Protetta (Giardino Mediterraneo, Duna, Pineta, Ciclovia Adriatica, Colline di Silvi e Pineto). Tutte le attività saranno concordate con i docenti e mirate a stimolare l’apprendimento dei giovani nella più assoluta sicurezza. “La coscienza ecologica è tanto più preziosa quanto a esserne depositarie sono le nuove generazioni - ha detto il Presidente dell’AMP Benigno D’Orazio. - Tuttavia, è intenzione del parco marino affiancare sempre attività pratiche, ludiche e ricreative alla didattica, cercando di stimolare gli studenti ad attività all’aperto sempre meno praticate e colmare, per quanto possibile, il deficit di natura di cui i nostri giovani sono sempre più affetti.”

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