lunedì 16 settembre 2013

SEL: elezioni regionali a novembre


Sel Abruzzo ritiene che si debba votare a novembre per rispettare la legge che prevede che una legislatura regionale debba durare 5 anni. “Addirittura nella Costituzione all'articolo 60-spiegano- si dice che una legislatura nazionale dura 5 anni e vi può essere una proroga soltanto in caso di guerra, Cioè con la durata di una istituzione non si può scherzare. Si accampano motivi di risparmio accorpando a maggio 2014 (cioè 6 mesi dopo la scadenza della legislatura) le elezioni regionali con quelle amministrative ed europee, ma si dimentica di aggiungere che SEL l'anno scorso propose di anticipare le elezioni regionali a primavera del 2013 (cioè 6 mesi PRIMA, circostanza prevista dalla legge che consente di anticipare, e non prorogare le elezioni) per risparmiare alcuni milioni di euro, ma tale proposta fu sdegnosamente rifiutata. Ora le stesse persone, lo stesso Consiglio e la stessa Giunta dicono che si può prolungare la loro permanenza di 6 mesi, per evidenti ragioni strumentali. Sorvolano anche su un tema di risparmio della spesa regionale derivante dal fatto che oggi la Regione paga gli stipendi a 45 consiglieri ed assessori regionali, mentre con le nuove elezioni se ne avranno 31 cioè 14 stipendi in meno per 6 mesi. Inoltre la legge dice che dopo 5 anni il Consiglio Regionale deve limitare la sua attività ordinaria e quindi ci sarà un danno alla economia e alla società abruzzese che avranno un consiglio tenuto in vita con una sorta di accanimento conservativo dello status quo. SEL rinnova la sua richiesta di votare a novembre, prima dell'inverno per consentire la più ampia partecipazione e una piena operatività del Consiglio e della Giunta senza vacanze di 6 mesi. Quanto alle dimissioni nei tempi di chi vuole candidarsi e si trova in condizioni di incompatibilità, il problema è risolvibile dando una scadenza di 10 o 15 giorni per chi vuole dimettersi e candidarsi dalla data di indizione delle elezioni, come si è fatto con le precedenti elezioni regionali del novembre 2008 (poi slittate per un ricorso al tra al 14 dicembre 2008). La nostra è una proposta ragionevole, che fa risparmiare e che non lede nessun principio democratico sulla durata della legislatura regionale. Evitiamo con una scelta limpida e condivisa possibili ricorsi e contenziosi che sarebbero inevitabili”.

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