“Ma poco dopo, il 30 aprile 2011, ad una settimana circa dalla visita che effettuai nel nostro ospedale, martoriato dai tagli effettuati e da permanenti tentativi di mutilazione”, aggiunge il sindaco, “fui costretto nuovamente a intervenire sulla situazione di Otorinolaringoiatria a causa del piano di riassetto aziendale che lo trasformava in Day Surgery Orl. In altre parole, sarebbero stati effettuati interventi di piccola chirurgia comportando di conseguenza la dimissione del paziente nel giro di poco tempo con eventuale appoggio di qualche paziente che, per complicazioni, non potesse essere dimesso in giornata nella Unità Operativa di Chirurgia, anch'essa depotenziata. E dissi nell'occasione – prosegue Mastromauro - che poiché la stragrande maggioranza degli interventi ORL non poteva essere effettuata con queste limitazioni, immaginai che necessariamente sarebbe stato richiesto al personale di adeguarsi alla nuova situazione, rinviando pertanto i pazienti alla Unità Operativa di Teramo, con inevitabile congestione. Una delle conseguenze da me prospettate era dunque il trasferimento del personale infermieristico ad altri incarichi, con la presenza nel reparto unicamente della capo sala e di una infermiera prossima alla pensione, oltre a due unità infermieristiche per gli ambulatori. Questo è quanto denunciai il 30 aprile 2011, passando per un pessimista che sul futuro del nostro ospedale vedeva solo nero. Oggi – conclude il sindaco – ci risiamo, con la beffa ai danni di chi era in attesa del ricovero dopo essersi accollato le spese per analisi ed esami. Signor governatore Chiodi, signor manager della ASL lo capite o no che i pazienti sono stanchi di subire? Che non sono pacchi postali? Che sono contribuenti che hanno il diritto di avere una sanità efficiente, e non funzionante a corrente alternata?”.
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martedì 24 settembre 2013
Giulianova. Il sindaco prende posizione sul blocco degli interventi ad Otorino
“Ma poco dopo, il 30 aprile 2011, ad una settimana circa dalla visita che effettuai nel nostro ospedale, martoriato dai tagli effettuati e da permanenti tentativi di mutilazione”, aggiunge il sindaco, “fui costretto nuovamente a intervenire sulla situazione di Otorinolaringoiatria a causa del piano di riassetto aziendale che lo trasformava in Day Surgery Orl. In altre parole, sarebbero stati effettuati interventi di piccola chirurgia comportando di conseguenza la dimissione del paziente nel giro di poco tempo con eventuale appoggio di qualche paziente che, per complicazioni, non potesse essere dimesso in giornata nella Unità Operativa di Chirurgia, anch'essa depotenziata. E dissi nell'occasione – prosegue Mastromauro - che poiché la stragrande maggioranza degli interventi ORL non poteva essere effettuata con queste limitazioni, immaginai che necessariamente sarebbe stato richiesto al personale di adeguarsi alla nuova situazione, rinviando pertanto i pazienti alla Unità Operativa di Teramo, con inevitabile congestione. Una delle conseguenze da me prospettate era dunque il trasferimento del personale infermieristico ad altri incarichi, con la presenza nel reparto unicamente della capo sala e di una infermiera prossima alla pensione, oltre a due unità infermieristiche per gli ambulatori. Questo è quanto denunciai il 30 aprile 2011, passando per un pessimista che sul futuro del nostro ospedale vedeva solo nero. Oggi – conclude il sindaco – ci risiamo, con la beffa ai danni di chi era in attesa del ricovero dopo essersi accollato le spese per analisi ed esami. Signor governatore Chiodi, signor manager della ASL lo capite o no che i pazienti sono stanchi di subire? Che non sono pacchi postali? Che sono contribuenti che hanno il diritto di avere una sanità efficiente, e non funzionante a corrente alternata?”.
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