Blogroll

mercoledì 28 agosto 2013

Incidente tra bici a Tortoreto. il CCICLAT: "rispetto delle norme della circolazione ma occorre maggiore cura dei percorsi ciclabili"


“La notizia di un grave incidente che è occorso a due ciclisti nel territorio di Tortoreto, poco prima del ponte in legno che unisce la cittadina costiera con il Comune di Giulianova, in prossimità di una curva cieca, sulla pista ciclopedonale, che unisce i percorsi ciclabili costieri delle due cittadine, impone una riflessione sullo stato dei nostri percorsi ciclopedonali” dicono dal Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano.
“Non conosciamo le dinamiche dell'incidente, e ci auguriamo che i due ciclisti coinvolti non riportino gravi conseguenze, ristabilendosi in tempi brevi. Di certo, in questo periodo, i percorsi ciclabili della costa teramana sono invasi da migliaia di ciclisti e pedoni, che a volte non rispettano le elementari norme del buon senso e le basilari regole del codice della strada.
Ma il punto interessato dall'incidente rappresenta una criticità del percorso ciclabile che, nel progetto regionale Bike to Coast, dovrebbe unire Martinsicuro con San Salvo.
Una curva a 90°, in un punto dove c'è promiscuità tra pedoni e ciclisti, privo di ogni segnaletica che evidenzi le corsie dedicate e i potenziali pericoli, rappresenta un potenziale pericolo che può portare a conseguenze ancora più gravi di quelle occorse ai due ciclisti.
E se i percorsi ciclabili costieri verranno prolungati, come speriamo, c'è da pensare che già dal prossimo anno il numero di ciclisti che percorreranno le nostre piste ciclabili, aumenterà considerevolmente, così come l'eventualità di incidenti.


Occorre, quindi, risolvere da subito le criticità dei percorsi, installando idonea segnaletica, ampliando le corsie ciclabili e controllando che non ci siano interferenze con i pedoni. Sono inoltre necessari controlli costanti da parte delle forze dell'ordine per richiamare gli indisciplinati ed elevare, quando necessario, anche multe per infrazioni del codice della strada.
Purtroppo molti credono che andare in bicicletta non comporti il rispetto delle regole, e spesso basterebbe il buon senso per evitare incidenti. Naturalmente anche le amministrazioni devono fare la loro parte, rendendosi conto, da subito, che la mobilità ciclistica non è un giocattolo da rispolverare ad inizio estate, ma un modo per spostarsi giornalmente in alternativa all'automobile, oltre che un formidabile incentivo per nuove forme di turismo.
Chiudiamo il nostro appello invitando tutti i ciclisti ad usare, comunque, il caschetto di protezione. Ne esistono di tutti i tipi e colori, e sono leggeri e comodi. Forse d'estate, con il caldo, possono provocare qualche disagio, ma aiutano in caso di caduta o urto contro ostacoli. Non è un obbligo di legge, ma in altre nazioni, seppure non imposto dalle norme, è molto utilizzato per l'incolumità di bambini e adulti.
Quindi moderiamo la velocità, indossiamo il caschetto protettivo, preoccupiamoci di renderci visibili la notte con luci e pettorine rifrangenti e rispettiamo gli altri utenti della strada”.

Nessun commento:

Posta un commento