giovedì 13 giugno 2013

Teramo: domani le celebrazioni ufficiali del 69° anniversario della Liberazione


La Sezione di Teramo "Manfredo Mobili" dell'ANPI in collaborazione con il Comune di Teramo e la Provincia di Teramo (Medaglia d’Oro della Resistenza), organizza per venerdì 14 giugno 2013 le Celebrazioni Ufficiali del 69° anniversario della Liberazione della Città di Teramo.
Le Celebrazioni avranno inizio alle ore 10.30, in via Cesare Beccaria, nei pressi del Santuario della Madonna delle Grazie, con l’omaggio alla lapide dei Martiri uccisi il 13 giugno 1944: Bruno Chiavone (20 anni) , Antonio Cipro (16 anni) , Antonio Di Bernardo (46 anni) , Mauro D’Intino (22 anni), Carlo Durante (16 anni), Luigi Marcozzi (48 anni), Amedeo Parabella (33 anni) , Aldo Quarchioni (15 anni).
Gli otto giovani, furono catturati ed uccisi dai nazi-fascisti nei pressi dell’ex Caserma Rossi, alla Madonna delle Grazie, l’ultimo giorno di guerra a Teramo. Insieme a loro si trovava anche il piccolo Dante De Sanctis, che riuscì miracolosamente ad allontanarsi prima dell’esecuzione e a mettersi in salvo, potendo quindi raccontare ancora oggi dal vivo la scena dell’orrendo eccidio nazista, vissuto in prima persona.
Le Celebrazioni proseguiranno alle ore 11.00 in Piazza Ercole Vincenzo Orsini dove sarà deposta una corona d'alloro sulla lapide dedicata a tutti i Partigiani caduti nella resistenza teramana. A seguire, sarà ricordata con alcuni discorsi la Liberazione della Città di Teramo dal nazi-fascismo (14 giugno 1944). Dopo i saluti del Segretario Provinciale dell’ANPI Mirko De Berardinis interverranno: Antonio Topitti, Presidente della Sezione ANPI di Teramo, il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e il Presidente della Provincia Valter Catarra. Concluderà la cerimonia il Sen. Antonio Franchi, Presidente Provinciale dell’ANPI.
Nel corso della conferenza stampa il Segretario dell’ANPI Mirko De Berardinis ha ricordato la tante devastazioni compiute dai nazisti contro la comunità teramana, prima di abbandonare la Città. Furono distrutti laboratori, uffici, impianti tra cui: l’officina meccanica “Adone”, il pastificio “D’Antonio” a Porta Madonna, la fabbrica di ghiaccio e gassosa “Gavini”, il Molino Palumbo, la centrale telefonica in Via della Banca, la sala di proiezione del Cinema Apollo e perfino la sala operatoria dell’Ospedale Civile. Cosi come furono minati e fatti esplodere tutti i ponti di collegamento con la Città, come quelli di Fiumicino, Cartecchio, Ponte Vezzola e Porta Romana. Solo Ponte S.Ferdinando non saltò perché fu sminato da alcuni valorosi Partigiani teramani, (tra cui Salvatore Tirabovi, oggi 91enne), che riuscirono a disinnescare le decine di cassette di dinamite posizionate dai tedeschi in fuga dalla Città.

Il Sen. Antonio FRANCHI ha invece ricordato l’ingresso a Teramo il 15 giugno 1944 delle formazioni partigiane guidate dai Comandanti Vincenzo Massignà, Felice Rodomonti, Armando Ammazzalorso e Giovanni Lorenzini e il successivo insediamento presso il Municipio di Teramo del Comitato di Liberazione Nazionale, costituito dalle forze politiche democratiche: socialisti, comunisti, democristiani e azionisti. Mentre solo alcuni giorni dopo, il 17 giugno 1944, le truppe anglo-americane entrarono in Città.
Da parte dei dirigenti dell’ANPI e dell’Assessore Comunale Giorgio D’Ignazio, presente alla conferenza, l’invito rivolto a tutta la Cittadinanza a partecipare alle Celebrazioni.

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