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giovedì 20 giugno 2013

Proiettili e minacce per Chiodi


Una busta con della polvere bianca e un proiettile calibro 9x21 è stata recapitata questa mattina negli uffici della Asl Lanciano-Vasto-Chieti di Chieti, in via Martiri Lancianesi.
Nella busta, insieme alla polvere e al proiettile, una lettera firmata da un sedicente movimento popolare, la cui sigla secondo gli inquirenti non è mai apparsa in precedenza, che conteneva minacce nei confronti del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e del direttore generale dell'Azienda sanitaria, Francesco Zavattaro.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Chieti e gli artificieri del comando provinciale che hanno attuato la profilassi Nbcr (nucleare-biologico-chimico-radiologico).
Il materiale rinvenuto è stato repertato dal personale del comando provinciale dei Vigili del fuoco di Chieti mentre i cinque dipendenti dell'ufficio protocollo venuti a contatto con la busta sono stati accompagnati dal personale del 118 nel reparto Malattie infettive dell ospedale teatino per gli accertamenti del caso.
I dipendenti sono stati tutti dimessi senza prognosi.
Le indagini sono in corso anche per stabilire l'eventuale collegamento della sigla con organizzazioni eversive.
A Chiodi e Zavattaro sono giunti attestati di solidarietà da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Giovanni Legnini, dei presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Vasco Errani, e Calabria, Giuseppe Scoppeliti, e dei segretari regionali del Popolo della libertà, l'onorevole Filippo Piccone, e del Partito democratico, Silvio Paolucci.

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