mercoledì 26 giugno 2013

Approvato in Prefettura il Protocollo operativo per la ricerca delle persone scomparse


Ieri, in Prefettura, l’atto formale di approvazione del Protocollo operativo per la ricerca delle persone scomparse, un innovativo modello organizzativo che coinvolge, su procedure condivise, Istituzioni, Enti, Forze di Polizia, tutte le componenti del soccorso tecnico urgente e sanitario e le Associazioni di volontariato.
Ogni anno in Italia scompaiono migliaia di persone di ogni età e la recente legge 203/2012, sancisce, tra l’altro, che non solo i familiari, ma “chiunque viene a conoscenza dell'allontanamento di una persona dalla propria abitazione o dal luogo di temporanea dimora e, per le circostanze in cui è avvenuto il fatto, ritiene che dalla scomparsa possa derivare un pericolo per la vita o per l'incolumità personale della stessa, può denunciare il fatto alle forze di polizia o alla polizia locale”.
Da tale momento, cioè dalla segnalazione o denuncia di persona scomparsa o dispersa, è compito delle Istituzioni, della Magistratura, degli Enti, delle Forze di Polizia, delle Forze operative del soccorso sanitario e tecnico specialistico, disponibili sul territorio (Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto, Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, “118”, Croce Rossa Italiana, Associazioni di volontariato) contribuire, ciascuno per quanto di competenza e con l’eventuale apporto dei media, alle diverse fasi connesse al rintraccio della persona.
Da ciò l’esigenza di coordinare ed ottimizzare gli interventi, nell’ambito di un’azione corale che, basata su procedure univoche e condivise, è finalizzata a comprimere i tempi di attivazione, evitare sovrapposizioni e rendere quanto più efficaci possibili le operazioni di ricerca.

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