sabato 2 marzo 2013

Scatta il divieto di pesca del pesce spada


E’ iniziato ieri 1 marzo e terminerà il prossimo 30 marzo il divieto di pescare (catture "bersaglio" e/o "accessorie"), detenere a bordo, trasbordare e sbarcare esemplari di pesce spada nel Mar Mediterraneo, divieto rivolto a tutti coloro che esercitano la pesca sia in forma professionale che sportiva e ricreativa.
La direttiva arriva dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari. Il prossimo periodo di divieto avrà luogo dal 1° ottobre al 30 novembre.
Infatti, è proprio durante questi mesi che il pesce spada novello, di dimensioni molto inferiori a quelle consentite dalle vigenti disposizioni normative nazionali, migra in banchi nelle acque del Mediterraneo avvicinandosi sotto costa, diventando così preda dei pescatori di frodo che, nella totale illegalità, lo catturano mettendolo in commercio.
La norma sanzionatoria per tali condotte illecite prevede aspre sanzioni non solo per chi pesca e commercializza tale specie ittica durante il periodo di fermo, ma anche per chi acquista e quindi detiene novellame di pesce spada. Si passa dalla sanzione pecuniaria di quattromila euro e conseguente sequestro delle specie ittiche al deferimento all'Autorità giudiziaria nel caso di mera detenzione di novellame di pesce al di sotto delle taglie minime, indipendentemente dal fatto che il trasgressore sia il venditore o l'acquirente.
I controlli da parte degli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo, guidati dal comandante Sandro Pezzuto, saranno mirati a contrastare il forte fenomeno di depauperamento delle risorse ittiche, causato da una eccessiva ed irrazionale attività, spesso illegale, di pesca.
Come è noto, l'impoverimento delle risorse ittiche, secondo importanti studi scientifici, coinvolge ogni specie che viene pescata più velocemente di quanto riesca a riprodursi.
Questo fenomeno negli anni ha già prodotto un impoverimento del nostro mare con ripercussioni negative per l'intero comparto della pesca.
Inoltre la Guardia Costiera ricorda che coloro che intendano esercitare la pesca sportiva e ricreativa del pesce spada, al di fuori dei predetti periodi di divieto, dovranno essere muniti di appositi nulla osta, rilasciati dalle Capitanerie di Porto, validi su tutto il territorio nazionale.

Nessun commento:

Posta un commento