Dalla formazione e dalla ricerca universitaria nasce VE.LE.
- ciclovia adriatica VEnezia LEcce - un network tra associazioni, enti,
istituzioni, società e imprenditori privati, e semplici cittadini, per lo
sviluppo e la condivisione di politiche, progetti, idee e azioni e
l'ottimizzazione delle risorse, fisiche e culturali, per la mobilità
sostenibile e il cicloturismo nell'area adriatica.
Il Dipartimento di teorie e politiche dello sviluppo sociale
della Facoltà di Scienze Politiche - Università di Teramo, in collaborazione
con Ordine Architetti PPC provincia di Teramo, FIAB, SISTUR, CCiclAT e ITACA,
ed il supporto dell'AMP Torre del Cerrano, chiama a raccolta tutti gli attori
del territorio per creare un network che porti allo sviluppo del percorso,
contenuto all'interno della rete ciclabile BicItalia (www.bicitalia.org) che, costeggiando il
litorale adriatico, unirebbe Venezia con Lecce, creando un itinerario lungo più
di 1.000 km lungo il quale sviluppare attività legate al turismo in bicicletta,
comprendendo progetti già realizzati ed in itinere, sia per la realizzazione
della struttura vera e propria sia per la nascita di attività collaterali e
collegati.
Il percorso preventivato corre, per la maggiore estensione
(km 1.000), parallelamente alla strada statale n. 16 “Adriatica”, e coincide
con il ramo n. 6 di BicItalia, che collega Santa Maria di Leuca (LE) con
Ravenna, costeggiando la riviera italiana più ricca di spiagge dedicate al
turismo balneare attraversando cinque Regioni: Puglia, Molise, Abruzzo, Marche,
Emilia-Romagna, per poi inoltrarsi, nel Veneto, nelle lagune costiere fino a
raggiungere Venezia.
L'itinerario incontra diverse aree naturali: tre Aree Marine
Protette (tra cui l'AMP Torre del Cerrano), un parco nazionale (Gargano),
numerosi parchi e riserve regionali e riserve statali, coincidendo, per alcuni
tratti, con antichi percorsi di pellegrinaggio, tratturi, itinerari commerciali
e culturali, toccando città e paesaggi di interesse storico, paesaggistico e
culturale.
Numerosi sono i progetti e le iniziative che Regioni,
Province e Comuni hanno messo in atto per la valorizzazione delle percorrenze
ciclistiche di queste aree (si veda, ad esempio, la "via verde della Costa
Teatina"), mentre associazioni ed Enti hanno prodotto materiale tecnico e
turistico che, però, il più delle volte rimane patrimonio di pochi, mentre la
creazione di un network comune permetterebbe di condividere le esperienze ottimizzando
i risultati.
Ampliare la possibilità di intermodalità bici+treno, creare
collegamenti navali con l'altra sponda dell'adriatico, attraverso il progetto
BySEAcle promosso dell'AMp Torre del Cerrano, che permettano di raggiungere i
percorsi ciclabili di Slovenia, Croazia, Montenegro, Bosnia, ecc., realizzare
strutture di supporto alle ciclovie quali bicigrill, ciclo officine, strutture
ricettive dedicate ai ciclisti, servizi di accompagnamento e guide,
contribuirebbe, insieme all'adozione di normative e politiche per favorire la
mobilità ciclistica in ambito urbano ed extraubano, alla destagionalizzazione
del turismo e all'incremento di quei settori, ora di nicchia, che in altre
realtà creano economie anche rilevanti.
Gli studi statistici, economici e
sociali dell'Ateneo teramano ben si prestano a fare da collante per tutte le
iniziative dei vari territori, creando una rete virtuosa di relazioni, rete
che, il 14 novembre prossimo, con un convegno che si terrà, dalle ore 15.00,
presso l'aula tesi della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di
Teramo, verrà proposta agli attori istituzionali e non della regione Abruzzo.
Saranno presenti rappresentanti
delle istituzioni, esperti di sviluppo territoriale e scienze del turismo,
associazioni ambientaliste, associazioni di settore, imprenditori, aziende e
cittadini.
Ospite della facoltà anche il
Politecnico di Milano, che illustrerà il progetto di ciclovia Venezia-Torino,
denominato VEN.TO., al quale il progetto VE.LE. si è ispriato, oltre al
rappresentante regionale Abruzzo-Marche della FIAB (Federazione Italiana Amici
della Biciletta), la principale associazione italiana per la promozione della
mobilità ciclistica e dell'uso della biciletta. Tra gli interventi, oltre
all'università di Teramo, sono previste relazioni da rappresentanti della
Società Italiana di Scienze del Turismo (SISTUR), della Federazione Italiana
Amici della Bicicletta (FIAB), dell'Ordine Architetti PPC della prov. di
Teramo, del Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano (CCiclAT), del WWF, dell'AMP
Torre del Cerrano, dell'associazione ITACA
L'incontro è il primo di una serie
di appuntamenti che avranno rilevanza nazionale e internazionale.
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