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venerdì 12 ottobre 2012

Arrestati spacciatori operanti tra Martinsicuro e Alba Adriatica


Alla fine del mese di febbraio 2012, un ragazzo sanbenedettese moriva a seguito di un’intossicazione acuta da oppiacei. Subito dopo il decesso, personale del Commissariato di S. Benedetto del Tronto avviava una serie di accertamenti da cui emergeva che la vittima, nel pomeriggio dello stesso giorno, aveva telefonicamente contattato lo spacciatore, che, da successive indagini, risultava essere un magrebino, capo di un gruppo operante in questa provincia.. Le attività tecniche avviate consentivano di appurare che il gruppo di spacciatori agiva in questo modo: il “capo”, il magrebino citato, affiancato sempre dalla sua donna, riceveva gli ordinativi via telefono e inviava i suoi “cavalli” per la consegna, che avveniva perlopiù nei pressi del vigneto sito lungo la strada provinciale che collega Martinsicuro a Colonnella, nella zona retrostante la chiesa di Martinsicuro sita nei pressi di una fontanella pubblica, in prossimità del “kebab” sito poco prima del lungomare di Martinsicuro, nelle adiacenze del distributore IP di Alba Adriatica e, infine, nei dintorni del sottopasso dell’autostrada A14 sito lungo la strada di Civita di Colonnella. L’analisi effettuata sulla mole di comunicazioni che la coppia riceveva, circa 2.500 per soli 13 giorni, faceva inequivocabilmente presupporre che gli stessi immettessero sul mercato quantitativi di eroina oscillanti tra i 40 e i 60 grammi giornalieri, in quanto lo stupefacente non veniva venduto a singole dosi, bensì a pezzature da mezzo grammo in su, per un prezzo variabile dai 40,00 ai 50,00 euro. Nel prosieguo dell’attività investigativa si riusciva a risalire all’abitazione della coppia a capo dell’organizzazione ubicata ad Alba Adriatica e di stabilire e documentare gli scambi della droga. In particolare, si accertava che il gruppo indagato si riforniva della droga venduta su questa provincia a Napoli, dove si recava con autobus di linea. L’esito delle attività riferite alla Procura di Teramo, P.M. Dott.ssa Irene Scordamaglia, comportava la richiesta al G.I.P., Dr. Giovanni De Rensis, delle ordinanze di custodia cautelare a carico di 5 membri del gruppo indagato. Analogo provvedimento veniva emanato dal GIP del Tribunale per i Minorenni di L’Aquila nei confronti di un tunisino, minorenne all’epoca dei fatti. I provvedimenti venivano concessi ed eseguiti dalle due Squadre Mobili, Ascoli Piceno e Teramo, e dal Commissariato di San Benedetto nella mattinata odierna, tra Martinsicuro e Tortoreto. Sono stati rintracciati ed arrestati: V. B. nata a San Benedetto del Tronto il 19.11.1976; F. O., nato in Tunisia il 16.07.1993; F. P. nato a Chieti il 19.02.1989; M.O. nato in Tunisia il 27.07.1994. Gli altri due indagati, destinatari dei provvedimenti in parola, sono attualmente latitanti. Per gli stessi è già iniziata la ricerca in campo internazionale.

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