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martedì 11 settembre 2012

Riordino province. Monticelli: “l’abolizione delle province deve essere totale”


Il Sindaco di Pineto Luciano Monticelli, Segretario del CAL, torna ancora sulla questione del riordino delle province ribadendo ancora una volta, e con assoluta fermezza, la sua posizione al riguardo: “l’abolizione delle province deve essere totale”. “Se l’obiettivo del Governo è l’abbattimento dei costi della politica, e credo che nessuno possa negarlo, allora la problematica troverà definitiva soluzione – afferma con decisione il Sindaco Monticelli - solo con la soppressione di tutte le Province, soppressione totale che può avvenire esclusivamente mediante la prescritta procedura di revisione costituzionale operata dal Parlamento secondo le regole stabilite dall'art. 138 della Costituzione”.
“Purtroppo dobbiamo constatare – prosegue Monticelli - che la parziale soppressione delle Province ha scatenato solo un’inutile guerra di campanile dove tutti gli Amministratori si dichiarano favorevoli al riordino, ma allo stesso tempo sono pronti a far valere l'unicità del proprio territorio”. “Non credo sia questo ciò che serve al Paese, non credo sia questa la strada giusta, quella che dobbiamo intraprendere”.

“Comunque, a parte la revisione costituzionale ad opera del Parlamento (che auspico vivamente), chiedo alla Regione di deliberare il ricorso alla Corte Costituzionale perché - chiarisce il Componente del CAL - il provvedimento sulla spending review stabilisce che entro sessanta giorni dalla entrata in vigore, le Province siano riordinate con atto legislativo di iniziativa governativa, sulla base delle proposte deliberate dalle Regioni ed aggiunge che se entro i termini previsti non sarà pervenuta alcuna proposta, sarà lo stesso provvedimento legislativo dello Stato a decidere in merito al riordino, sulla base di un parere della Conferenza unificata. Così formulato, il procedimento del riordino è palesemente illegittimo per contrasto con l’art. 133 della Costituzione, ove si stabilisce che il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Province nell’ambito di una Regione sono stabiliti con legge della Repubblica, su iniziative dei Comuni, sentita la stessa Regione. Ciò vuol dire che la modifica delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Province può avvenire solo dietro impulso dei Comuni e che è vietato allo Stato imporre unilateralmente la propria volontà. Ogni diversa soluzione chiederebbe che si modifichi previamente la Carta costituzionale”.
“Per questi motivi – prosegue il Sindaco di Pineto - invito nuovamente la Giunta Regionale, ed ovviamente il CAL, a deliberare ricorso dinanzi la Corte Costituzionale”.
“Da notare inoltre la presenza una piccola incongruenza contenuta nel citato decreto, mi riferisco – spiega Monticelli - al temine indicato (60 giorni dal 15 agosto) che giunge a scadenza prima del termine in cui le Regioni devono inviare le proposte di riordino (il 24 ottobre al più tardi)”.
“Ripeto – conclude Monticelli - l’auspico è che, con ogni possibile urgenza, il Parlamento avvii le procedure di revisione costituzionale per l’abolizione totale. Le province vanno abolite. Tutte. Altra cosa, invece, sono i servizi alla cittadinanza, cioè tutti quei centri nevralgici provinciali che costituiscono l'ossatura dei nostri territori, che devono assolutamente essere conservati”.

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