Dal 30
giugno oltre trecento persone nella nostra provincia, tutti lavoratori in
mobilità in deroga, ultracinquantenni, che percepiscono un sussidio pari a
circa 600 euro mensili, perderanno questa indennità. La situazione è
drammatica, e per varie ragioni: innanzitutto si tratta di lavoratori che, vista
l’età anagrafica e vista la profonda crisi economica che affama la classe
lavoratrice, avrebbero serie difficoltà di reinserimento nel ciclo produttivo;
in secondo luogo la regione Abruzzo non si sta facendo carico del problema. “Assistiamo
giornalmente-afferma il circolo SEL di Roseto_ alle squallide e ipocrite
dichiarazione dell’assessore Paolo Gatti, il quale si vanta di essere vicino ai
problemi della gente, di muovere milioni di euro per l’Abruzzo e gli abruzzesi,
di essere la panacea di ogni male che affligge oggi il mondo del lavoro. Nel
nostro caso, Gatti ha prima promesso una riunione per il 29 maggio, che ha
preferito disertare, per poi demandare, anche se sarebbe meglio dire scaricare,
il compito di sbrogliare la complessa situazione agli enti comunali che , a
parer suo, dovrebbero stabilizzare i 300 lavoratori. Ma il nostro assessore sa
benissimo che c’è una legge che blocca le assunzioni negli enti comunali! E
questa è l’ennesima riprova della sua irresponsabilità, della sua
insensibilità, e del suo modo di intendere la politica esclusivamente in
termini di carriera personale. Erano anni che non si vedeva un’ assessore
passare più tempo ad organizzare un colpo di stato all’interno del suo Partito,
organizzando liste elettorali, nominando fantomatici delegati nei vari CDA,
piuttosto che occuparsi della cosa pubblica”.
“Parte
della colpa è anche delle amministrazioni locali,- continua il comunicato- che
non si stanno curando del problema. A Roseto ad esempio il Sindaco e la giunta
non hanno proferito parola alcuna per salvare ben 17 lavoratori. Il silenzio
assordante che accompagna questa dolorosissima pagina politica è sintomatico
dell’atteggiamento dell’attuale maggioranza, e del Sindaco sceriffo, che sembra
non avere tempo per le tristi sorti dei lavorati socialmente utili, occupato a
ricambiare piaceri e favori ai tanti personaggi del PDL che lo hanno sostenuto
in campagna elettorale, e a svendere beni essenziali come la farmacia comunale.
Se Pavone fosse un vero Sindaco farebbe pressioni su Gatti, chiedendo la
convocazione urgente del C.I.C.A.S. , la commissione preposta per la proroga.
Noi di Sinistra Ecologia e Libertà chiediamo l’immediata proroga del sussidio
di mobilità e invitiamo l’amministrazione ad attivarsi. Ci batteremo come
Circolo affinché venga ottenuta la proroga, spingendo anche i nostri rappresentati
istituzionali a farsi carico del problema, e soprattutto ci rendiamo
disponibili immediatamente per incontrare tutti gli LSU, al fine di discutere
il problema e, e individuare insieme future modalità di lotta, per la difesa di
un diritto inalienabile come quello alla sopravvivenza. Lo stesso diritto che
il governo regionale e l’amministrazione comunale calpestano”.
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