sabato 12 maggio 2012

Riperimetrazione Borsacchio: La Federazione della Sinistra pronta ad azioni legali


Comunicato inviato dalla Federazione della Sinistra di Roseto:
“Quel che è accaduto lo scorso 8 maggio in consiglio regionale è inaudito, grazie ad un colpo di mano ai confini della legalità, è stata approvata la riperimetrazione della Riserva Naturale Borsacchio per tutelare noti imprenditori e speculatori.
Noi della Federazione della Sinistra siamo abituati a parlare chiaro.
L’influenza del “cemento” nella politica, i voti che traina e i finanziamenti pubblici alle casse dei partiti, spesso influenzano più l’agire dei politici che non il perseguimento del bene della collettività.
Questo è accaduto alla riserva con l’operazione di taglio.
Tutto poteva essere risolto con un emendamento in pochi minuti intervenendo sulle norme di salvaguardia.
La domanda sorge spontanea: Perché se tutto era di così semplice soluzione si è arrivati al taglio dell’area protetta?
La risposta è altrettanto semplice: come poteva una classe politica fallita affermare che bisognava riperimetrare per far costruire e guadagnare tale imprenditore distruggendo un Bene Comune?
Allora ad arte hanno bloccato l’iter della riserva, bloccato il comitato di gestione,il pan ed impedito di intervenire sulle norme di salvaguardia ,che bloccano il territorio in assenza dell’attivazione della riserva.
I cittadini sono stati imbrogliati, messi in ginocchio per motivare così l’ennesimo favore alla politica del mattone.
Ricordiamo che questi favori ai soliti “amici” è costato ai cittadini di Roseto oltre un milione di euro di finanziamenti Regionali ed Europei che erano destinati all’occupazione,alla viabilità ed alla tutela del territorio . Fondi persi , posti di lavoro persi , territorio abbandonato senza interventi e questo perché? Per favorire i soliti nomi ed il conto, come sempre ,lo paghiamo noi cittadini.
La legge di riperimetrazione presenta molte presunte cause di illegittimità. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare ogni azione possibile per impugnare tale legge ed annullarla nelle sedi opportune.
Noi non cediamo. Non accetteremo questo abuso.
Continueremo a lottare come sempre senza mai chinare la testa al potente di turno”.

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