Presentati oggi in Provincia i dati del Rapporto rifiuti
urbani 2011 alla presenza dell’assessore provinciale all’ambiente, Francesco Marconi, dell’assessore
regionale Mauro Di Dalmazio, dei
consiglieri provinciali Carlo Di Cesare
e Diego Di Bonaventura.
Dal Rapporto 2001 emerge che la percentuale di raccolta
differenziata sul territorio provinciale è pari al 43.96%, con 9 Comuni che
hanno superato l’obiettivo del 60% previsto dalla normativa vigente in materia
ambientale per l’anno 2011, che sono: Torano, Canzano, Giulianova, Nereto, S.
Egidio alla Vibrata, Teramo, Sant’Omero, Castellalto e Tortoreto.
“Diminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati –
spiega l’assessore provinciale all’Ambiente, Francesco Marconi – e aumenta
contestualmente la produzione di rifiuti raccolti in maniera differenziata, con
una variazione percentuale del 13,5%; si conferma così un trend estremamente
positivo dal 2009 ad oggi sul nostro territorio. La frazione più importante è
ovviamente rappresentata dall’organico, al 45%; per questo stiamo portando
avanti il discorso del compostaggio domestico, che può dare ottimi risultati
soprattutto nei comuni delle aree montane”.
Nel complesso, si registra una leggera flessione nella
produzione totale di rifiuti urbani nel 2011 rispetto all’anno precedente, che
passano da circa 169mila e 600 tonnellate a circa 167mila e 900 tonnellate.
Diminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati (da oltre 104mila
tonnellate a 93mila e 600 tonnellate circa) e aumenta la produzione di rifiuti
raccolti in maniera differenziata: da circa 65mila tonnellate nel 2010 a circa
74mila tonnellate nel 2011. Diminuisce anche la produzione dei rifiuti
pro-capite, che passano dai 545kg/ab/anno a 538kg/ab/a. a fronte di un aumento
significativo del dato della raccolta differenziata pro-capite: dai 210kg/ab/a
del 2010 ai 238kg/ab/a del 2011.
Per quanto riguarda la produzione dei rifiuti per
comprensorio, è l’Unione dei Comuni Val Vibrata a registrare la migliore
prestazione, con il 52,64% di raccolta differenziata, seguita dal Consorzio
Piomba-Fino (50,91%), da MO.TE. (42,4%) e Cirsu (31,4%).
A livello di sistema impiantistico, le discariche
autorizzate sono quella del Cirsu, sita in località Grasciano di Notaresco, e
quella sita in località Santa Lucia di Atri del Consorzio Piomba-Fino. Per la
discarica di Sant’Omero, l’Unione dei Comuni Val Vibrata ha manifestato la
volontà di procedere alla riattivazione dell’invaso per la sua volumetria
residua (pari a circa 28mila metri cubi) ed è in fase di attivazione l’iter
procedimentale per l’ottenimento dell’AIA (autorizzazione integrata
ambientale).
L’assessore regionale all’ambiente, Di Dalmazio, ha
illustrato Piano di programmazione impiantistica 2012-2015 per le attività di
trattamento, smaltimento e recupero rifiuti, con particolare riferimento agli
interventi previsti nel territorio teramano.
“Sotto il profilo della percentuale di raccolta differenziata – dichiara l’assessore Di Dalmazio -, la Provincia di Teramo è quella che mostra la prestazione migliore. Nella programmazione impiantistica regionale del prossimo triennio saranno previste risorse per 12 milioni di euro da fondi Fas più altri 6 milioni di euro circa e ci sarà un bando rivolto ai Comuni, elaborato sulla base di criteri di premialità, che hanno le percentuali maggiori di raccolta differenziata e attuano pratiche di riduzione a monte della produzione di rifiuti”.
“Sotto il profilo della percentuale di raccolta differenziata – dichiara l’assessore Di Dalmazio -, la Provincia di Teramo è quella che mostra la prestazione migliore. Nella programmazione impiantistica regionale del prossimo triennio saranno previste risorse per 12 milioni di euro da fondi Fas più altri 6 milioni di euro circa e ci sarà un bando rivolto ai Comuni, elaborato sulla base di criteri di premialità, che hanno le percentuali maggiori di raccolta differenziata e attuano pratiche di riduzione a monte della produzione di rifiuti”.
Dall’analisi delle nuove esigenze del territorio sono emerse
delle proposte impiantistiche, che richiedono un aggiornamento della
programmazione provinciale. In particolare, per quanto riguarda gli impianti di
trattamento le proposte sono: il revamping, ossia la ristrutturazione, del polo
tecnologico Cirsu e la proposta di un impianto anaerobico per la valorizzazione
dell’organico, sul modello dell’impianto di eccellenza di Vedelago, nel sito in
cui era previsto l’impianto di bioessicazione della Te.Am, il cosiddetto
biodigestore, in località Terrabianca. Per le piattaforme ecologiche gli
interventi in programma sono invece: la riattivazione della piattaforma di tipo
A del Cirsu; la realizzazione di una piattaforma di tipo A per il Consorzio
Mote e l’attivazione della piattaforma di tipo B di Sant’Omero, attualmente
autorizzata come centro di trasferenza. Prevista anche la realizzazione di un
ulteriore impianto per il Consorzio Piomba-Fino ad Atri.
“La nuova programmazione è improntata al principio di
trasformare le criticità in opportunità – chiosa Di Dalmazio -, da tenere
presente che il completamento del sistema impiantistico provinciale ha anche
importanti risvolti sul piano occupazionale, penso in particolare al
riassorbimento degli ex dipendenti Sogesa che è strettamente legato alla
riattivazione del polo tecnologico di Grasciano”. L’assessore Di Dalmazio
ribadisce che la Regione, in caso di inadempienze ed inerzie da parte dei
Consorzi attuatori, è determinata ad esercitare le necessarie funzioni
sostitutive mediante il commissariamento.
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