mercoledì 30 maggio 2012

Il Sangue degli operai


Editoriale

Sono ancora una volta i lavoratori a pagare il tributo di sangue più pesante della seconda scossa di terremoto in dieci giorni in Emilia. Delle 16 vittime infatti dieci hanno perso la vita lavorando nei capannoni che erano stati dichiarati agibili, non senza polemiche, nonostante lo sciame sismico insistente derivato dal terremoto del 20 maggio. Allora furono sette i lavoratori rimasti sotto le macerie, un totale di 17 tra gli operai emiliani.
Il 2012 sembra l’anno nero dei lavoratori e degli operai in particolare, crisi e disoccupazione stanno mettendo in ginocchio la classe lavoratrice. Tutti speravano nel nuovo governo per un aiuto concreto…il risultato?
Tagli alle pensioni, introduzione dell’IMU, rincari della benzina ecc. , tutti provvedimenti che hanno toccato in maniera pesante le tasche delle classi più povere, di patrimoniali e tagli ai costi della politica nemmeno l’ombra. Come al solito la crisi sarà pagata dagli operai.
Intanto, a dispetto delle numerose proposte che giravano anche in rete, per far fronte all’emergenza consiglio dei ministri ha deciso l'aumento delle accise sui carburanti, benzina e gasolio, che dovrebbe scattare immediatamente, dalla mezzanotte di oggi. L'aumento durerà "fino al 31 dicembre 2012", secondo quanto ha annunciato il viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli.
Aumento che andrà a pesare soprattutto sulle tasche dei più poveri, evidentemente non è bastato il tributo di sangue che il lavoratori hanno pagato al sisma, anche lo stato vuole la sua parte.
Quando si parlava di un 2012 di lacrime e sangue, non era una metafora evidentemente.

Stay in Crisis

Gianluca Torrieri

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