venerdì 20 aprile 2012

Riorganizzazione San Liberatore, il TAR sospende il giudizio


Con ordinanza depositata il 19 aprile 2012 il TAR di L’Aquila ha sospeso il giudizio relativo al ricorso promosso dal Comune di Pineto, con l’intervento dei Consiglieri Comunali di opposizione di Atri e di Silvi, contro gli atti del Direttore Generale dell’Asl relativi alla nota riorganizzazione dell’Ospedale di Atri.
Il TAR ha valutato che la riorganizzazione del presidio atriano trae origine dal Piano Operativo 2010 del Commissario il quale, poiché palesemente illegittimo in quanto diramato in violazione della riserva costituzionale in favore del Consiglio Regionale in punto di pianificazione Sanitaria, fu “sanato” da un decreto legge del Governo Berlusconi che, attribuì d'imperio al Commissario Regionale, peraltro soltanto per l'Abruzzo, la potestà pianificatoria dalla quale, a discendere, dipendono gli atti del Dott. Varrassi.
Il Sindaco di Pineto Luciano Monticelli commenta: “Sta di fatto che per altri ricorsi pendenti lo stesso TAR aveva già riconosciuto fondata la questione di legittimità costituzionale di quel decreto, rimettendo gli atti alla Corte Costituzionale, pertanto, ritenuto che gli atti aziendali provvisori impugnati che hanno penalizzato l’ospedale atriano si fondano sul medesimo presupposto legislativo in odore di incostituzionalità, il TAR ha sospeso il giudizio che ci riguarda in attesa delle determinazioni della Corte Costituzionale. Concretamente gli atti impugnati rimangono in un limbo, ma il sentore di illegittimità è fortissimo, ma la decisione del Tar segna certamente un punto a favore dei ricorrenti perché se la Corte Costituzionale accogliesse la questione verrebbero travolti tutti gli atti che hanno penalizzato il San Liberatore, non escluso anche l'atto aziendale definitivo del 7 marzo 2012, contro il quale ci apprestiamo ad un nuovo ricorso per far valere ancora una volta, come in questa circostanza, il diritto e la ragione.”
Monticelli conclude : “sarebbe lecito attendersi che il Direttore Generale prendesse atto che le sue determinazioni penalizzanti per l’Ospedale di Atri sono, tra l’altro, basate su un presupposto molto probabilmente incostituzionale e si astenesse, nel frattempo, dall’assumere ulteriori atti in pregiudizio del territorio ed in violazione delle comuni regole del diritto ed anche del buon senso”.

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